Attualità - 29 gennaio 2021, 10:45

Pegli, l'edicola di via Martiri rimossa dal marciapiede. In arrivo altre panchine

Le operazioni, effettuate dai tecnici del Comune di Genova, si sono svolte ieri mattina. L’assessore Paola Bordilli: “Metteremo ulteriore arredo urbano dopo la verifica del terreno”. E il consigliere Mauro Avvenente chiede: “Tornino le panchine anche in piazza della stazione”

Pegli, l'edicola di via Martiri rimossa dal marciapiede. In arrivo altre panchine

Quasi tutti i bambini pegliesi ci hanno comprato, almeno una volta nella vita, le figurine dei Calciatori Panini, oppure i fumetti. Gli adulti, invece, ci compravano i quotidiani e le riviste: perché l’edicola di via Martiri della Libertà a Pegli, appena dopo il sovrappasso ferroviario, è sempre stata un punto di riferimento, in uno dei marciapiedi più transitati di tutta la delegazione, nei pressi della Banca Carige e di alcune importanti e stranote attività commerciali.

Poi, qualche anno fa, il gestore dell’edicola è venuto a mancare, l’attività è stata posta in vendita con il relativo chiosco, ma nessuno si è mai fatto avanti. E così, ieri mattina, un altro pezzo della storia di queste zone se n’è andato: i tecnici del Comune, attraverso una gru, hanno sollevato l’edicola e l’hanno portata via, ripetendo un’operazione andata in scena poche ore prima in piazza Cinque Lampadi, nel centro storico di Genova, e anche in tante altre parti della città.

È il segno dei tempi che cambiano: si legge sempre meno, la carta è sempre più soppiantata dall’online, resistono solamente quelle edicole che offrono altri servizi (come il pagamento delle bollette o i biglietti per i mezzi pubblici) e che si trovano in zone ancor più strategiche. Ma non campano di certo grazie alla vendita dei quotidiani e dei periodici settimanali e mensili.

La rimozione dell’edicola di via Martiri della Libertà rientra nell’ambito degli interventi a margine della costruzione del nuovo sovrappasso ferroviario e se n’è occupato l’assessorato alle Attività Produttive del Comune di Genova, che è coordinato dall’assessore Paola Bordilli. Al momento, sul terreno rimane la sagoma della vecchia edicola, e già ci si chiede come verrà riempito questo spazio.

L’ex presidente del Municipio VII Ponente, e oggi capogruppo di Italia Viva a Palazzo Tursi, Mauro Avvenente, ha già presentato un documento in questo senso alla Civica Amministrazione. Si tratta di una missiva, inviata agli assessori Simonetta Cenci e Pietro Piciocchi, che hanno rispettivamente le deleghe all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici, nella quale Avvenente chiede l’installazione di nuovo e ulteriore arredo urbano.

“La rimozione dell’edicola ripropone la necessità di porre in opera in quel sito, al posto del manufatto rimosso, alcune panchine, per consentire alle persone anziane e ai soggetti che hanno difficoltà di deambulazione di poter riposare lungo il percorso che conduce alla parte più densamente abitata di Pegli”.

Avvenente, al riguardo, ricorda che “nella vicina piazza Ponchielli erano state rimosse alcune panchine, per posizionare, temporaneamente al loro posto, dei bidoni per la raccolta dei rifiuti urbani. Ora, i bidoni sono stati riportati nella loro posizione originale, ma le panchine non sono state più riposizionate. Molti cittadini, del tutto legittimamente, chiedono di voler provvedere alla risistemazione delle panchine. In particolare in piazza Ponchielli, capolinea dei bus collinari, le panchine consentivano a persone con difficoltà di deambulazione e a quelle anziane di poter attendere il bus stando seduti. Si auspica che prevalga la doverosa sensibilità verso queste categorie”.

L’assessore Paola Bordilli, a stretto giro di posta, conferma: “È previsto che in luogo della vecchia edicola di via Martiri vengano collocate delle nuove panchine, ma prima bisognerà sondare il terreno, per vedere che non ci siano stati danneggiamenti”. Quanto alla piazza della stazione, Avvenente attende un cenno di riscontro da parte degli assessori Cenci e Piciocchi.

A livello nazionale, secondo gli ultimi dati, nel primo semestre del 2020 in Italia hanno chiuso 1.410 edicole, che salgono a 2.027 se si includono anche i punti non esclusivi. Non solo: la previsione è di perderne un altro migliaio prossimamente.

Si è assistito in media a un calo del 30% con punte del 70%, si è mantenuta la drastica riduzione della vendita delle copie dei quotidiani (al giorno d’oggi sono un milione e duecentomila, contro i quasi otto milioni di quindici anni fa). La situazione drammatica del settore, come riporta la rivista specializzata ‘Primaonline’, è stata tracciata dal consulente legale di Snag, ovvero il Sindacato nazionale autonomo giornalai, l’avvocato Dario De Vitofranceschi. Anche questo fa cambiare, inesorabilmente, la geografia delle nostre città.

Alberto Bruzzone

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