Attualità - 07 febbraio 2021, 12:32

Cantare per stare bene: la formula vincente di Sara Nastos e della sua ‘Scuola della voce’

L’artista di origini greche vive ed opera nel levante genovese da oltre vent’anni: ‘Canto è salute’ è una delle sue iniziative più recenti, nel frattempo continua a far crescere una nuova generazione di cantanti

Cantare per stare bene: la formula vincente di Sara Nastos e della sua ‘Scuola della voce’

"Canta che ti passa" recita un vecchio adagio, vecchio ma valido per tutte le stagioni, anche per questo difficile periodo d’emergenza sanitaria, perché cantare può essere un ottimo aiuto dal punto di vista psicologico e perché quando la testa sta bene anche il corpo di conseguenza sta bene: per questo la ‘Scuola della voce’ di Chiavari, salvo un periodo di stop durante il lockdown totale di marzo e aprile dell’anno scorso, non s’è mai fermata e, al contrario, ha continuato a portare avanti le proprie attività sempre nel pieno rispetto di tutti i protocolli anti-Covid.

A coordinarla c’è la sua fondatrice, il contralto d’origini greche Sara Nastos, conosciuta in tutto il Tigullio, territorio nel quale vive ed opera da oltre vent’anni: ‘Canto è salute’ è una delle iniziative più recenti ma c’è da dire che dalla scuola di via Delpino 2 a Chiavari, all’interno della sala Livellara, è uscito negli anni il fior fiore di artiste e artisti. Sara canta praticamente da quand’è nata, su impulso di mamma e papà, e anche il fratello Nicola Nastos lavora nel campo della musica (in questo momento è in Rai col suo gruppo, i Cluster, nel programma ‘Voice Anatomy’ in onda su Rai 2 ogni martedì alle 23).

“Sono nata a Chiavari - racconta - e qui ho frequentato le scuole, poi mi sono trasferita in Grecia dove ho vissuto sino al 1999 studiando al Conservatorio di Atene, il più prestigioso della Grecia, dove lavorano parecchi insegnanti che hanno cantato con Maria Callas; una volta diplomata in canto ho debuttato in teatro, soprattutto in opere di Gioachino Rossini oltreché in rappresentazioni per i ragazzi; dal 1999 sono tornata in Italia e diverse colleghe hanno iniziato a chiedermi aiuto per migliorare la loro voce: così è iniziata la parte della mia professione legata all’insegnamento”.

Ancora adesso Sara Nastos è attiva e pienamente operativa sui due binari: la didattica da una parte e le esibizioni dall’altra che la portano in giro per tutta l’Italia (naturalmente prima che scoppiasse l’emergenza sanitaria, e ora anche Sara, come tutti i suoi colleghi e colleghe, non vede l’ora di poter ripartire). Per la parte relativa all’insegnamento s’è diplomata nel metodo francese della cosiddetta ‘Voix libérée’: “Siamo sette insegnanti in tutta Italia a lavorare in questo modo, - racconta - si tratta di un metodo specifico e riconosciuto anche da medici e logopedisti che consente di migliorare la voce attraverso appositi esercizi, anche di tipo muscolare; io mi sono perfezionata nella ‘Voix libérée’ e dal 2015, grazie all’associazione ‘Tigullio eventi’ e in collaborazione col comune di Chiavari, ho aperto la Scuola della voce”. All’interno si sviluppano sia corsi base che professionali e al sabato mattina c’è l’appuntamento settimanale, dalle 10 alle 11,30, col coro ‘Piccole donne cantano’. Speriamo di poter tornare presto a far concerti, sia per me che per le mie allieve: il canto è un fatto terapeutico oltreché altamente formativo”.

Alla ‘Scuola della voce’ ci sono diversi percorsi: “La scuola nasce avendo come scopo primario quello di diffondere la tecnica del ‘Belcanto italiano’ applicandone i principi ai più svariati generi vocali, la tecnica valorizza al massimo il potenziale d’ogni voce, l’estensione, il volume, l’espressività, sempre nel pieno rispetto dello strumento voce: infatti si collabora con foniatri e specialisti dell’alimentazione e della medicina naturale”. C’è chi frequenta la scuola perché sogna di diventare un cantante, ma c’è anche chi ha bisogno di rieducazione vocale per via di affaticamento, raucedine e afonie. Dalla scuola, in ogni caso, sono usciti ottimi professionisti: qualche esempio? Serena Bonfiglio, cantante dell’orchestra Caravel; Chiara Mastantuono, cantante dell’orchestra Filadelfia; Clara Sambuceti dell’orchestra Napo, ma anche cantanti lirici diventati artisti di coro in fondazioni liriche quali La Scala di Milano, solisti o a loro volta insegnanti. “Adesso siamo tutti concentrati sull’iniziativa ‘Canto è salute’, una campagna nata per far conoscere le proprietà terapeutiche del canto, attraverso di esso infatti si migliorano altri aspetti come l’umore; e quando una persona è felice è meno probabile che possa contrarre delle malattie. Quanto al coro ‘Piccole donne cantano’ andiamo avanti nella formazione e nelle lezioni, speriamo di fare un’esibizione nelle vacanze pasquali sul modello di quella che abbiamo fatto sotto Natale, nel rispetto di tutti i protocolli sanitari, presso la chiesa di Ri Basso a Chiavari”.

In questi ultimi anni gli allievi di Sara Nastos sono stati ospiti più volte al Teatro Cantero di Chiavari, si sono esibiti con musicisti del Teatro Carlo Felice in concerti natalizi (coro voci bianche), al Festival Andersen di Sestri Levante, al Teatro di Cicagna, all’Auditorium di Chiavari, all’Expo Fontanabuona e in importanti realtà musicali come la Fiera della Musica di Genova. Nel suo percorso personale invece Sara Nastos vanta un repertorio che spazia dal barocco alla musica contemporanea e ha cantato presso festival e fondazioni liriche italiane ed estere: il Teatro Carlo Felice di Genova, i Teatri del Circuito Toscano (Lucca, Pisa, Livorno, Massa, Carrara), il Marruccino di Chieti, il Comunale di Bologna, il Piccolo Regio di Torino, lo Sperimentale di Spoleto, l’Opera Giocosa di Savona, il Festival della Valle d’Itria (prima mondiale in diretta Radio 3), l’Opera di Atene, il Festival dell’isola di Egina (Grecia).

Raffinata solista di musica sacra (‘Stabat Mater’ di Pergolesi, ‘Gloria’ di Vivaldi, ‘Petit Messe Solennelle’ di Rossini, ‘Requiem’ di Mozart) nonché cantante/attrice nei ruoli rossiniani di Cenerentola, Italiana in Algeri, Rosina, Maddalena (‘Rigoletto’), Hansel (‘Hansel e Gretel’), Carmen: una preziosa risorsa, insomma, per Chiavari e per tutto il Tigullio.

Alberto Bruzzone

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