Attualità - 04 marzo 2021, 16:00

Voltri, la biblioteca 'Benzi' ancora senza scale: una storia infinita

Lorella Fontana della Lega ritorna su un problema che aveva già segnalato un anno fa: "Ho chiesto attraverso un ordine del giorno che vengano stanziate risorse nel prossimo Piano triennale dei lavori pubblici"

Voltri, la biblioteca 'Benzi' ancora senza scale: una storia infinita

In tutto il territorio del Municipio VII Ponente, che è il più ampio a livello di superficie e uno dei più popolati di tutta la ‘grande Genova’, ci sono appena due biblioteche civiche. Appena due.

Una è quella nel quartiere di Ca’ Nuova, sulle alture tra Voltri, Palmaro e Pra’, si chiama ‘Firpo’ e sta vivendo una bellissima stagione di rinascita grazie alle persone che la gestiscono, ovvero il Circolo Arciragazzi Prometeo e la Cooperativa Sociale Agorà.

L’altra è in piazza Odicini, nel cuore di Voltri, si chiama ‘Benzi’ e da molti, troppi anni è al centro di importanti problemi sia dal punto di vista strutturale che dell’accesso. A nulla, sinora, sono valsi i ripetuti appelli da parte dei consiglieri municipali e anche dei consiglieri comunali. Ed è un vero peccato, oltre che un fatto piuttosto grave, perché già è triste che le biblioteche e le sale di lettura a Ponente siano così poche, in più diventa ancora più triste se non sono mantenute adeguatamente.

Alla ‘Benzi’, tanto per dirne una, si arriva solamente con l’ascensore, dato che le scale da tempo non sono più utilizzabili. Ci sono poi degli spazi completamente inservibili, ci sono infiltrazioni e ci sono lavori da fare che sono urgentissimi e che non dovrebbero più essere rimandati.

Per questo sul tema è tornata la capogruppo della Lega a Palazzo Tursi, Lorella Fontana che, in sede dell’approvazione del Bilancio Comunale negli ultimi due Consigli Comunali svoltisi in settimana, ha presentato un apposito ordine del giorno proprio per riaccendere i riflettori sulla ‘Benzi’ e sensibilizzare nuovamente la Giunta (la videointervista allegata è di Chiara Manganaro).

“La biblioteca ‘Benzi’ - ricorda Lorella Fontana, che è sempre molto attenta ai problemi del Ponente - si trova in un grave stato di ammaloramento. Il discorso delle scale è solo una delle criticità. La messa in sicurezza non può più essere rinviata, anche perché parliamo di un servizio strategico per tutto il Municipio Ponente. Per questo, ho invitato l’amministrazione a farsi carico della questione, con l’intento che venga stanziata una somma per la ‘Benzi’ all’interno del Piano Triennale dei Lavori Pubblici. Quello che auspico è che entro l’estate almeno possa tornare agibile la scala, perché sarebbe già un piccolo eppure importante passo in avanti”.

Come si possa arrivare a un edificio pubblico senza scala nel 2021 è un altro paio di maniche. Eppure la biblioteca serve come il pane, considerando che a Pegli non ne esiste una e che a Pra’ c’è tutto un dibattito, ma per ora non concreto, sul creare delle sale di lettura al piano superiore dell’ex stazione ferroviaria.

Non è la prima volta che Lorella Fontana tocca l’argomento ‘Benzi’. Già nel febbraio 2020, sempre attraverso un ordine del giorno, i problemi erano stati segnalati. È passato il tempo, le magagne sono rimaste e nulla si è mosso.

Intanto nelle scorse settimane, proprio alla ‘Firpo’, l’altra biblioteca del Ponente genovese, è stato inaugurato ufficialmente l’ultimo murale che impreziosisce i muri esterni dell’edificio: un’opera d’arte firmata da due artisti del Ponente, Drina A12 e Giuliogol, e che è stata fortemente voluta dal Municipio, dal Circolo Arciragazzi Prometeo, dalla Cooperativa Sociale Agorà, per il rilancio strutturale della biblioteca e per sottolineare la volontà di iniziare una nuova fase per la ‘Firpo’, che compie dieci anni di gestione partecipata e che s’intende portare avanti e potenziare.

A questo scopo, lo scorso anno sono state avviate le procedure per un ‘patto di collaborazione’ tra Municipio Ponente, Comune e realtà territoriali per una ‘biblioteca sociale’, che sia pienamente inserita nel sistema bibliotecario urbano, un presidio culturale ma anche una risorsa aggregativa, ludica ed educativa per bambini e adulti del quartiere.

“Le biblioteche sono presìdi culturali e sociali irrinunciabili per i quartieri, sono poli di aggregazione. In una biblioteca stanno uno accanto all’altro, nello scaffale, culture e mondi diversi e basta allungare la mano per incontrarli, per guadagnare un pezzetto di mondo più aperto”, ha commentato l’assessore alle Politiche Culturali, Barbara Grosso.

Il nuovo murale di Drina A12 e di Giuliogol occupa la parete ovest dell’antica casa contadina che ospita la biblioteca e il centro civico, e riproduce circa 40 libri disegnati, i cui titoli sono stati scelti da bambini e ragazzi del centro aggregativo Zenit e da adulti che hanno avuto un ruolo nella storia della biblioteca.

“I muri possono parlare e raccontare storie, basta saperli ascoltare e leggere quello che ci sanno dire - ha detto ancora Barbara Grosso - I libri ci rendono liberi e costruiscono ponti che ci aiutano a guardare oltre al nostro orizzonte”. Anche le scale vorrebbero raccontare storie e fare da ponti: tra il piano strada e la biblioteca di Voltri, ad esempio.

Video intervista realizzata da Chiara Manganaro

Alberto Bruzzone

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