Politica - 08 marzo 2021, 16:55

A Ponente servono più cicloposteggi, la mozione sarà discussa in Consiglio municipale

L’atto è presentato dal capogruppo di A Sinistra Filippo Bruzzone: "Si tratta di un argomento centrale visto che in Italia l’economia della bici ammonta a circa sei miliardi di euro e presenta prospettive di crescita da sostenere"

A Ponente servono più cicloposteggi, la mozione sarà discussa in Consiglio municipale

La mobilità nei grandi centri urbani sta a poco a poco cambiando e le mutate esigenze ed abitudini impongono relative trasformazioni dal punto di vista delle dotazioni sulle strade: è di pochi giorni fa la polemica sulla pista ciclabile nei controviali di corso Torino in zona Foce a Genova, la striscia rossa, indubbiamente pericolosa, è stata prima tracciata e poi subito dopo cancellata; ma resta il fatto che l’utilizzo di biciclette e monopattini, anche in questo contesto d’emergenza sanitaria e quindi con la propensione ad usare meno volentieri i mezzi pubblici, sia sempre più ampio ed esteso. E allora occorre creare delle apposite installazioni presso cui parcheggiare questi mezzi.

Per quanto riguarda il Municipio VII Ponente il tema è all’ordine del giorno e verrà discusso in una delle prossime sedute del Consiglio municipale grazie alla mozione che sarà presentata e successivamente messa in votazione da Filippo Bruzzone, capogruppo di A Sinistra in piazza Gaggero a Voltri. Nel testo del suo atto Bruzzone invita appunto ad affrontare la questione dei cicloposteggi nelle delegazioni di Pegli, Pra’ e Voltri e nei rispettivi entroterra. Secondo il consigliere “la pandemia da Covid ha sicuramente aperto riflessioni su nuovi mezzi di trasporto come, appunto, la bici e il suo incremento nell’utilizzo urbano; a questo proposito il territorio del Municipio VII Ponente presenta caratteristiche, specie della propria costa come ad esempio l’area della ‘Fascia di rispetto’ di Pra’, adatte ad un uso sereno della bicicletta”.

Bruzzone ricorda che “sono già presenti delle rastrelliere sul territorio del Municipio, ma i cicloposteggi risultano essere molto più economici; inoltre per vivere in un ambiente più salubre occorre un maggior impegno di cittadini ed istituzioni per incentivare l’uso della bici. Ma, ad oggi, il Consiglio di municipio, visto anche il difficile anno pandemico, non ha ricevuto comunicazioni in merito all’argomento trattato”. Il consigliere di A Sinistra fa presente “che il 7 maggio del 2019 il Consiglio di municipio ha votato all’unanimità la mozione 64710, argomento 60/2019, inerente l’installazione presso il territorio del Municipio VII Ponente di cicloposteggi; tale mozione partiva da un’analisi di alcuni report sugli atti della Giunta comunale e di Legambiente. Si tratta di un argomento centrale visto che in Italia l’economia della bici ammonta a circa sei miliardi di euro e presenta prospettive di crescita da sostenere”.

Per questo motivo attraverso la mozione s’impegna il presidente del Municipio VII Ponente, Claudio Chiarotti e la Giunta municipale “ad attivarsi nuovamente con gli uffici preposti al fine d’installare, anche se necessario con la sponsorizzazione di privati attivi nel settore, cicloposteggi, più economici e facili da predisporre come quelli presenti presso la stazione ferroviaria di Genova Brignole individuando i luoghi più frequentati da parte della popolazione”. La mozione di Bruzzone ripropone una questione già trattata ad inizio estate dalla Fiab di Genova, ovvero la Federazione italiana ambiente e bicicletta; va ricordato che questa realtà, insieme a Confprofessioni, ha donato al comune di Genova il progetto di una rete ciclabile cittadina di circa centotrenta chilometri.

“Per conoscere i desideri dei ciclisti urbani genovesi od aspiranti tali - ricordava Romolo Solari, presidente della Fiab Genova - abbiamo condotto un sondaggio online chiedendo alle persone dove vorrebbero un cicloposteggio; il sondaggio è stato diffuso sui canali social grazie anche al gruppo facebook #genovaciclabile che raccoglie 7.892 membri ed alle altre associazioni che si occupano di mobilità dolce: dopo una settimana sono pervenute 226 richieste che riguardano un po’ tutta la città anche se il centro risulta il più gettonato”. I cicloposteggi richiesti sono stati successivamente riportati su una mappa e sono stati comunicati all’assessore comunale alla Mobilità Matteo Campora e al responsabile dell’ufficio Smart mobility Enrico Musso.

Interessante vedere come i cicloposteggi richiesti si concentrino verso alcuni poli attrattori che possono essere ad esempio gli uffici del centro cittadino o le università, ad esempio la Facoltà di Medicina a San Martino; ci sono poi anche richieste concentrate in alcune delegazioni quali ad esempio Pegli, Sestri o Sampierdarena, segno che non c’è solo mobilità ciclistica verso il centro città, ma esiste anche una mobilità interna a queste.

Alberto Bruzzone


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