Attualità - 15 marzo 2021, 18:54

Biscione, la scuola materna Montale e quei figli di un dio minore (FOTO)

Negli anni una contrazione di quasi il 50%, da 75 iscritti a 40, eppure i genitori dicono che le domande ci sono; l’assessora Grosso: "Stiamo lavorando per aumentare i posti e aggiungere un’altra sezione"

La contrazione di posti alla scuola materna Montale al Biscione allarma i genitori: "Non vorremmo che nel tempo questo portasse ad una contrazione del servizio costringendo chi vive in zona ad andare in scuole lontane dal quartiere” dicono Davide Grasso e Laura Gualfani, genitori di due bimbi che frequentano la scuola. Una paura non del tutto infondata visto che negli anni s'è assistito a quasi un dimezzamento degli alunni passando da 75 divisi in tre sezioni ai 40 di oggi divisi in due sezioni.

Eppure le richieste ci sono: "Quest’anno sono arrivate circa 30 domande d'iscrizione alla scuola materna di cui una ventina solo da persone residenti nel quartiere, ma i posti disponibili alla fine erano solo 16; vista la richiesta - è la speranza del papà che in quella scuola ci è cresciuto - si potrebbe aumentare il numero, insieme al campo di calcio della vicina parrocchia era il punto d'incontro di noi ragazzi ed è qui che si sono create quelle amicizie che durano ancora oggi”.

Perché la paura è che col tempo si possa perdere un presidio fondamentale: “Non vorremmo che con la riduzione dei posti le persone che vivono qui siano costrette a portare i bambini altrove svuotando la scuola e privando il quartiere di un tessuto sociale fondamentale; la scuola è un presidio per il territorio perché crea relazioni stabili e durature che fanno sì che il quartiere sia vissuto e non diventi un dormitorio” è la riflessione dei due genitori. E aggiungono: “Sembra banale che la riduzione dei posti della materna possa essere un problema ma rischia a cascata d'incidere anche sulla scuola elementare di via Cervi (due curve più in su rispetto alla materna ndr) dove hanno già difficoltà a fare le sezioni; se la materna avesse più posti molti continuerebbero a portare i bambini in zona anche alle elementari”.

I genitori ci tengono molto a non perdere o vedere ridotto questo servizio: “Le maestre sono brave a preparare e viene usato un metodo montessoriano molto valido” dicono. E poi c’è il quartiere: “Il Biscione ha la nomea di quartiere degradato ma invece non lo è, molti che sono andati via ci sono tornati perché qui la qualità della vita è ottima: è una zona tranquilla senza rumori e c’è una vista mozzafiato sulla città” dice convinto il papà.

Ma oltre alla contrazione dei posti i due genitori portano l’attenzione anche su altri problemi più strutturali: “Da anni i due ascensori che dal parcheggio portano alla scuola sono murati, era stato un intervento fatto per motivi di sicurezza perché oggetto di vandalismo e frequentati da tossicodipendenti, ma il ripristino permetterebbe l’accesso a scuola ai disabili e ai genitori coi passeggini senza dover passare dalle scale”. Inoltre chiedono anche la chiusura del cancello di accesso che porta alla scuola: “La mattina spesso troviamo cocci di bottiglia sulle scale, lasciati da ragazzi che vi bivaccano la sera, e con i quali i bambini si potrebbero ferire” dice la mamma.

L’assessora alla Cultura Barbara Grosso già a conoscenza dei timori dei genitori fa sapere: “Stiamo lavorando per aggiungere un’altra sezione e aumentare il numero dei posti” anche se ancora non si sa quanti, e aggiunge: “Definiremo i dettagli in questi giorni. Per noi quello è un presidio molto importante per cui qualsiasi tipo di richiesta e progetto è benvenuta”; mentre per quanto riguarda ascensori e accessi: “Prenderemo in considerazione la questione”.

Rosangela Urso