Attualità - 16 marzo 2021, 15:45

Viadotto Bisagno, piovono lamiere: paura tra i residenti di via delle Gavette

Finite per strada e tra i giardini privati. Si sono staccate a causa del forte vento dalle impalcature per la messa in sicurezza del viadotto. Pastorino e D’Avolio, di Linea Condivisa, chiedono, per motivi di sicurezza, che chi risiede sotto il ponte venga trasferito

Viadotto Bisagno, piovono lamiere: paura tra i residenti di via delle Gavette

Paura questa mattina in via delle Gavette, quando a causa del forte vento lamiere di oltre due metri di lunghezza si sono staccate dal viadotto Bisagno cadendo per strada e in giardini privati. A lanciare l’allarme gli stessi abitanti che hanno visto questi pezzi di metallo, provenienti dalle impalcatura per la messa in sicurezza del ponte, volare dal viadotto e arrivare quasi dentro le loro case: “Per poco non colpiva mio padre - racconta ancora sconcertato dall’accaduto Luca Maggiolo, residente in via delle Gavette – meno male che è stata bloccata dalla ringhiera, bastava qualche centimetro e sarebbe finita dentro”.

Tragedie sfiorate: “A una nostra vicina ha rotto la tettoia, finendo sul calcio balilla dove giocano i bambini. Menomale che c’era poca gente in giro, forse anche a causa della pandemia, se no poteva andare peggio”, dice.

Sul posto sono arrivati subito, allertati dai residenti, i vigili del fuoco e la polizia municipale, mentre sul ponte degli operai si sono messi a lavoro per togliere altre lamiere pericolanti che rischiavano di staccarsi.

“Non è la prima volta che dal viadotto cade qualcosa, pezzi di cornicione, calcinacci, ma mai oggetti di queste dimensioni. Siamo senza parole, è una situazione incommentabile e assurda”, è l’amara osservazione.

Via delle Gavette nella mattinata è stata chiusa e nessuno può transitare nella strada.

Intanto Gianni Pastorino, consigliere regionale di Linea Condivisa, e il presidente del Municipio, Roberto D’Avolio, lanciano l’allarme e chiedono sicurezza per chi abita sotto il viadotto:“ Negli anni da questo ponte è caduto di tutto ed è un puro caso, come oggi per fortuna, non sia avvenuto un incidente con conseguenze gravi per le persone. Le famiglie che vivono sotto il ponte devono essere spostate: la sicurezza delle loro vite non è monetizzabile, devono essere trasferite a carico di ASPI in altri alloggi, ed è essenziale che i lavori di manutenzione avvengano nel pieno rispetto della sicurezza di tutti. L’incidente di oggi è inaccettabile”.

Secondo Linea condivisa infatti, non bastano gli incentivi economici: “Possono essere utili per coloro che vivono vicino al ponte, ma per chi abita sotto le arcate non può bastare un incentivo economico, deve esserci un intervento deciso di ASPI per spostare queste persone che da anni denunciano situazioni sempre più intollerabili”, è la richiesta.

Intanto sotto il ponte si prega che il vento si plachi e che non piova più nulla dal cielo.

Rosangela Urso

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