Attualità - 24 marzo 2021, 15:10

Scavi della fibra ottica, tutti i ripristini delle strade entro fine anno

Il capogruppo di Italia Viva a Palazzo Tursi Mauro Avvenente chiede un cronoprogramma, l’assessore Piciocchi: "Continuiamo a monitorare la situazione e ringrazio per tutte le segnalazioni dei cittadini"

Scavi della fibra ottica, tutti i ripristini delle strade entro fine anno

La posa della fibra ottica è fondamentale, nelle grandi città come nei piccoli comuni, specialmente in quest’epoca di emergenza sanitaria nella quale tra i temi più ricorrenti ci sono lo smart working e la didattica a distanza, che pongono quindi la necessità di connessioni sempre più veloci e sempre più stabili.

Però è altrettanto fondamentale, sia nelle grandi città che nei piccoli comuni, che gli scavi per la collocazione della rete in fibra ottica siano successivamente richiusi in maniera precisa, cioè con bitumazioni fatte a regola d’arte e senza pericolosi avvallamenti che possono causare la caduta di pedoni o, ancor peggio, di motociclisti.

Su questo argomento da sempre si concentra l’azione di un consigliere comunale, il capogruppo di Italia Viva a Palazzo Tursi, Mauro Avvenente. L’ex presidente del Municipio VII Ponente, insieme ai colleghi Maria José Bruccoleri e Pietro Salemi, ha presentato ieri in Sala Rossa, in occasione della seduta settimanale del Consiglio Comunale, un’interrogazione a risposta immediata (ex articolo 54) incentrata proprio sulla questione.

Il rappresentante di Italia Viva ha chiesto alla Giunta Bucci come mai “il manto stradale della nostra città è in molte strade letteralmente massacrato dalle rotture suolo per la posa in opera della fibra ottica. Quindi domando se i ripristini saranno organizzati in modo omogeneo nelle varie zone cittadine e, soprattutto, se sarà rispettato il cronoprogramma stabilito dagli uffici: risulterebbe veramente incomprensibile, e fonte di perdita di denaro e di tempo, se l’organizzazione del lavoro prevedesse continui spostamenti dei cantieri all’interno degli stessi territori”.

A rispondere ad Avvenente è stato l’assessore comunale con delega ai Lavori Pubblici, il vicesindaco Pietro Piciocchi: “È un tema molto ampio e rimando alla prossima Commissione Consiliare su questo argomento le indicazioni più di dettaglio del nuovo regolamento di rottura suolo. In sintesi, nell’accordo cosiddetto ‘ripristino’ stipulato tra Comune di Genova, Aster e società Open Fiber sono indicate tutte le strade e il cronoprogramma mensile degli interventi definitivi, che devono essere completati entro la fine dell’anno. I criteri tengono conto dell’anzianità della rottura suolo e dello stato del ripristino provvisorio, in quanto si sono create delle mini trincee che si sono assestate e sprofondate al di sotto del livello della strada, creando così situazioni di pericolo”.

Secondo Piciocchi, “ad oggi Open Fiber, in seguito a questo accordo e con la supervisione di Aster, ha ripristinato 107.388 metri lineari su territorio comunale, ai quali vanno sommati quelli su proprietà privata, per un totale di 175.684 metri lineari ripristinati. È un tema molto delicato e noi continuiamo a monitorare la situazione, e ringrazio per tutte le segnalazioni dei cittadini e dei consiglieri”.

Il nuovo regolamento a cui fa riferimento Piciocchi è stato approvato nei giorni scorsi dalla Giunta Comunale. Prevede due novità principali. La prima è che i grandi utenti che chiederanno di fare scavi dovranno presentare una fideiussione o un deposito cauzionale al Comune, proprio come accade per chi affitta casa, somme che verranno restituite al termine dei lavori dopo la verifica del risultato e il ripristino delle strade a regola d’arte.

La seconda innovazione riguarda gli scavi effettuati per comprovate ragioni di urgenza su strade asfaltate da meno di un anno. In questi casi, oltre alla fideiussione o al deposito, l’azienda avrà l’obbligo di asfaltare tutta la strada. “Due misure molto concrete e molto importanti - ha detto Piciocchi - che forse non piaceranno ad alcuni grandi utenti, ma servono per mettere ordine in una giungla che dobbiamo assolutamente superare”.

Alberto Bruzzone

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