Attualità - 26 marzo 2021, 13:30

Green Park Bike School: la scommessa vincente di Andrea e Fabio sulle alture di Sestri

Dodaro e Crisafulli hanno riadattato un ampio terreno, creando la loro scuola di mountain bike. Al momento contano centoquindici iscritti e hanno contribuito a rivitalizzare la zona e pure i sentieri sopra Pegli

Green Park Bike School: la scommessa vincente di Andrea e Fabio sulle alture di Sestri

Albert Einstein amava ripetere che la vita è un po’ come andare in bicicletta: “Per mantenerti in equilibrio, ti devi muovere”. Equilibrio e movimento sono i capisaldi di Green Park Bike School, il bellissimo progetto che ha preso vita, a partire dallo scorso settembre, sulle alture di Sestri Ponente, precisamente nella zona della Costa, accanto alla stazione ferroviaria e alla ‘Vegia Òstàia Da o Pöulu’.

Non è vero che a causa dell’emergenza sanitaria non si è mosso più nulla, anzi. È vero invece che, pur nel contesto drammatico dell’emergenza sanitaria, c’è stato chi ha avuto il coraggio di mettersi in gioco, di investire, di mettere la propria esperienza e le proprie passioni al servizio degli altri. Proprio perché vivere è come andare in bicicletta e bisogna rimanere in equilibrio.

Questa teoria di Einstein è messa fieramente in pratica da due ragazzi: si chiamano Andrea Dodaro e Fabio Crisafulli e sono i soci di una struttura per le mountain bike che hanno creato appositamente su di un vasto terreno, aprendo i battenti a bambini e ragazzi che stanno in una fascia compresa fra i tre e i sedici anni.

“Da tre anni - ricorda Andrea Dodaro, che ne ha 35 ed è un ragazzo pieno d’idee e d’inventiva - eravamo operativi a Borzoli. Poi, abbiamo cercato un terreno più grande e lo abbiamo trovato alla Costa di Sestri Ponente. Così ci siamo spostati qui. L’Associazione sportiva dilettantistica Green Park Bike School opera attualmente nel pieno rispetto di tutte le regole anti Covid. Noi possiamo praticare attività anzitutto perché siamo all’aperto, poi perché la bicicletta è una disciplina individuale. Ovviamente, come tutti, siamo dotati di mascherine e di tutti gli altri dispositivi di protezione”.

L’ampio terreno è suddiviso in due zone: “Una più in alto, dove abbiamo allestito un ‘pump track’, ovvero un circuito di gobbe e di curve sopraelevate, e una più in basso, dove ci sono strutture in legno, bascule, gobbe e paraboliche. La scuola di mountain bike è aperta a bambini e ragazzi: si va da un’esperienza base, nel senso che insegniamo a stare in equilibrio attraverso le ‘balance bike’, le biciclette senza pedali, alle performance più impegnative, quelle di free style. Lavoriamo, tra gli altri, per la ‘balance bike’, con il marchio Strider”.

Da settembre in avanti, la risposta è stata notevole. Un po’ perché la bicicletta è un evergreen, un po’ perché l’utenza va a cercare, specie in questo periodo emergenziale, quelle discipline che può effettivamente praticare: “Siamo arrivati a centoquindici iscritti, un numero abbastanza ragguardevole. Quasi tutti possiedono la loro bicicletta, ma nel caso di chi voglia provare o di chi non la avesse, la mettiamo noi a disposizione, compresi i caschetti e tutto il resto del kit anti-infortuni. Il Green Park è aperto tutti i lunedì e mercoledì al pomeriggio, il sabato tutto il giorno e per il resto della settimana è operativo anche a livello di lezioni individuali. Abbiamo suddiviso gli iscritti in tre fasce, bronzo, argento e oro, in base al loro livello di preparazione”.

La prospettiva è quella di crescere un gruppo di ragazzi di talento, in modo da poter poi partecipare alle competizioni, tanto regionali quanto nazionali. “Sia Fabio che io - ricorda Andrea Dodaro - siamo istruttori federali”.

Il terreno è ampio, la possibilità di divertirsi è notevole, ma ci si svaga altrettanto anche grazie alle uscite esterne: tra le mete principali ci sono i sentieri del Monte Gazzo, che sono mantenuti in ordine grazie all’impegno dell’associazione Monte Gazzo Outdoor, e i sentieri sulle alture di Pegli, che sono stati risistemati proprio grazie al lavoro di Green Park Bike School.

E questo perché chi ama la bicicletta ama, al tempo stesso, pure la natura e l’ambiente. Così s’impara a stare in equilibrio su una bici, a stare in equilibrio nella vita e a mantenere in equilibrio il nostro pianeta. Per chi volesse conoscere di più o desiderasse mettersi in contatto con l’associazione, ci sono le pagine sia Facebook che Instagram. La scommessa di Andrea e Fabio per il momento è vinta. D’altra parte, chi ama le salite, non si spaventa neppure di fronte a un virus.

Alberto Bruzzone

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