La Camera del lavoro di Genova, insieme ai sindacati, sostiene la mobilitazione nazionale dei rider proclamata per oggi: durante la fase pandemica le aziende del food-delivery hanno visto aumentare a dismisura i propri fatturati senza che ci sia stato alcun miglioramento contrattuale e lavorativo per loro che, fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, sono diventati essenziali.
Il 15 settembre dell’anno scorso è stato firmato da Assodelivery (l'associazione padronale del food delivery alla quale aderiscono Deliveroo, Glovo, SocialFood e Uber Eats) e Ugl un contratto per i rider che regolamenta il pagamento a cottimo e di fatto nega l'accesso ai diritti del lavoro subordinato in quanto sono considerati esclusivamente lavoratori autonomi; la recente inchiesta della Procura di Milano ha posto l’attenzione sull’estrema precarietà di questi lavoratori e sui diffusi comportamenti illeciti da parte delle aziende.
L’indagine ha portato alla predisposizione di verbali in cui si prevede la ricostituzione di rapporti di lavoro di oltre sessantamila lavoratori a livello nazionale, le aziende stanno facendo ricorso contro il provvedimento; l’inchiesta conferma ciò che da anni i sindacati rivendicano: i rider devono avere diritto a tutele contrattuali effettive, a loro vanno riconosciuti i diritti derivanti dal rapporto di lavoro subordinato, devono essere tutelati e con un monte ore garantito; devono altresì avere una retribuzione oraria congrua agganciata al contratto nazionale che tenga in considerazione anche i tempi d’attesa oltre ad un pacchetto di diritti irrinunciabili quali malattia, ferie, tfr e permessi studio.