Attualità - 29 marzo 2021, 11:50

Villa Scassi, la difficile lotta contro il degrado imperante

Dopo un leggero miglioramento, la situazione del parco è tornata molto critica, dal punto di vista igienico e del decoro: cartacce ovunque, spazzatura, mascherine abbandonate. I volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri lanciano l’ennesimo appello

Villa Scassi, la difficile lotta contro il degrado imperante

Nella nostra epoca storica la parola d'ordine è ‘green’, ecologia, spazi verdi, ma poi, nei fatti, laddove ci sono, vengono trascurati. Clamoroso esempio è il polmone verde di Sampierdarena, Villa Scassi, storico luogo di incontri per ragazzini, mamme, pensionati. Oasi ecologica non solo per la delegazione ma per tutta Genova e punto di riferimento. Bella, descrecente su quella che fu la collina storica dell'ex Manchester genovese, è stata, negli anni, oggetto di interventi, abbellimenti e recupero dopo anni di degrado e polemiche sul suo stato. E dopo vari interventi si sperava che la trascuratezza fosse destinata a restare solo un ricordo; invece ora la Villa appare nuovamente degradata, sporca, inadeguata alla funzione sociale ed ecologica che gli è propria.

Cartacce ovunque, spazzatura, persino mascherine abbandonate con rischi che qualche bimbo possa imbattervisi, foglie cadute dagli alberi dappertutto, rifiuti di troppi tipi.

A lanciare l'allarme in tal senso sono i generosi volontari dell'Associazione Nazionale Carabinieri di Sampierdarena che, ogni giorno, 365 all'anno salvo allerte rosse per maltempo, provvedono ad aprire e chiudere i cancelli della Villa, controllando che nessuno resti all'interno nelle ore notturne, con una funzione inderogabile, Natale, Pasqua, Ferragosto e Capodanno compresi. Lavoro oneroso ma importante per la città che svolgono una quindicina di associati Anc, sezione di Sampierdarena, alle 8 del mattina con l'apertura; alle 18,30 per la chiusura in periodo invernale, allungato con la bella stagione.

“Dispiace moltissimo notare che la Villa è sporca e lo abbiamo segnalato tutte le volte possibili”, spiegano Alberto Brancalion e Lino Strafella, due dei volontari Anc con sede in via La Spezia, che non nascondono di tenere a quel luogo quasi come a casa loro. Passione comune a tutti gli addetti a questo compito.

“I servizi igienici – insistono Brancalion e Strafella – sono tenuti bene, mentre sul resto della villa non c'è altrettanta cura. Occorre che questa parte verde sia in condizioni di garantire sicurezza igienica ai moltissimi che la frequentano e sia pulita sempre adeguatamente. Ora c'è sporcizia”.

L'impegno di questa sorta di guardiani della Villa non è da poco, ma è fatto con entusiasmo, spiega il presidente dell'Associazione Carabinieri targata Sampierdarena, Orazio Messina, luogotenente ora in congedo e storico carabiniere per anni a capo della stazione di corso Martinetti, ottenendo grandi consensi sul suo lavoro per la sicurezza nella zona e successi investigativi contro l'illegalità. E militare che nella sua storia in divisa annovera di essere stato chi ha chiuso la caserma di Nassiriya, dopo una pagina tra le più tragiche delle missioni di pace italiane nel mondo. E siccome la divisa fa parte del suo dna, ora sta guidando l'Anc di Sampierdarena con grande passione e precisione.

Dino Frambati

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