Il tunnel di Borgo incrociati si rifà il look. Sui social le persone esultano per i muri tinti di bianco. In quel passaggio che costeggia la Stazione Fs di Genova Brignole i muri erano diventate lavagne troppo imbrattate. Anche se dentro, street artist, studenti e i ragazzi di Fridays for Future avevano lasciato tracce di disegni ben fatti, che con fatica cercavano di resistere al degrado che li circondava, anche se in mezzo a quel disordine di scritte se ne perdevano i contorni.
“Il tunnel aveva bisogno di essere ripulito e questo intervento del Comune è apprezzabile, ma pensare di lasciare i muri bianchi non è la soluzione anti-degrado, perché anche se l’intonaco che stanno mettendo è antigraffiti, è impensabile che i muri non vengano vandalizzati, da sempre gli spazi vicino alle stazioni, a livello urbanistico, sono dei non luoghi e le pareti bianche un incentivo allo scarabocchio”.
La riqualificazione secondo Ferrante non può fermarsi solo all’imbiancatura: “La verniciatura può essere solo un primo passo, servirebbe fare un progetto coordinato tra Comune e Municipio e chiamare degli artisti a dipingere con opere di street art tutto il tunnel, è questo l’unico modo per disincentivare il vandalismo, perché i murales vengono rispettati. Oltre a un’igienizzazione costante, una maggior illuminazione e più telecamere, attualmente ce n’è solo una a metà percorso, ma che non è sufficiente a disincentivare atti di vandalismo”.
La street art era già entrata nel tunnel con un’opera realizzata nel 2018 su commissione del Comune e in accordo con il Municipio della Bassa Valbisagno, dallo street artist Antonio Roisone, ma il suo murales, un Paperinik che corre tra grattacieli, sta per essere imbiancato, e come è successo ai Giardini Baltimora (dove i suoi murales sono stati cancellati da un progetto di riqualificazione del Comune), anche questa volta nessuno gli ha comunicato che quanto fatto sarebbe andato perso: “Mi sarei aspettato un coinvolgimento visto che lo scorso anno avevo notato che il disegno e altre pareti erano state vandalizzate e scrissi in Municipio per riprendere l’opera e sviluppare un disegno sulla parete di fronte, ma non sono stato contattato. Mi spiace che, come è successo per i Giardini, non mi sia stato detto prima. Noi siamo sempre attivi e attenti a individuare spazi dove si potrebbe fare una riqualificazione attraverso la street art ma poi quanto è stato fatto viene dimenticato, trattato come se non esistesse. Invece sarebbe bello che venisse tesa una mano agli artisti. Con queste azioni di imbiancatura cadute dall’alto, è come se quanto costruito nel tempo non valesse nulla. Invece la street art è anche un attrazione turistica, così chi organizza tour guidati attorno alle opere di street art sta vedendo sgretolarsi tutto quel patrimonio che c’era a Genova, e si ritroveranno a far vedere solo muri bianchi”, dice Roisone che ha saputo di quello che stava avvenendo a Borgo Incrociati proprio da una guida che organizza Street art tour.
Da parte del Municipio massima disponibilità: “Apprezzo la volontà dell’artista di collaborare, ricordo di essere stato contattato ma la pandemia ci ha condizionato e complicato le comunicazioni. Per quanto riguarda il Municipio siamo disponibili a fornire tutto il materiale necessario e supporto logistico, perché l’unico modo per fermare i vandalismi nel tunnel è farli dipingere da street artist”.