Municipio Bassa Valbisagno - 07 aprile 2021, 18:17

Il tunnel di Borgo Incrociati si rifà il look, Ferrante: “Dopo il bianco serve un progetto di street art per fermare il vandalismo” (FOTO)

Il Comune ha ritinteggiato con vernice antigraffiti tutte le pareti. Ma secondo il Municipio questo non basta. Pronto a essere imbiancato anche il murales dello street artist Antonio Roisone, lo stesso che ha visto le sue opere cancellate ai giardini Baltimora

Il tunnel di Borgo Incrociati si rifà il look, Ferrante: “Dopo il bianco serve un progetto di street art per fermare il vandalismo” (FOTO)

Il tunnel di Borgo incrociati si rifà il look. Sui social le persone esultano per i muri tinti di bianco. In quel passaggio che costeggia la Stazione Fs di Genova Brignole i muri erano diventate lavagne troppo imbrattate. Anche se dentro, street artist, studenti e i ragazzi di Fridays for Future avevano lasciato tracce di disegni ben fatti, che con fatica cercavano di resistere al degrado che li circondava, anche se in mezzo a quel disordine di scritte se ne perdevano i contorni.

“Il tunnel aveva bisogno di essere ripulito e questo intervento del Comune è apprezzabile, ma pensare di lasciare i muri bianchi non è la soluzione anti-degrado, perché anche se l’intonaco che stanno mettendo è antigraffiti, è impensabile che i muri non vengano vandalizzati, da sempre gli spazi vicino alle stazioni, a livello urbanistico, sono dei non luoghi e le pareti bianche un incentivo allo scarabocchio”.

La riqualificazione secondo Ferrante non può fermarsi solo all’imbiancatura: “La verniciatura può essere solo un primo passo, servirebbe fare un progetto coordinato tra Comune e Municipio e chiamare degli artisti a dipingere con opere di street art tutto il tunnel, è questo l’unico modo per disincentivare il vandalismo, perché i murales vengono rispettati. Oltre a un’igienizzazione costante, una maggior illuminazione e più telecamere, attualmente ce n’è solo una a metà percorso, ma che non è sufficiente a disincentivare atti di vandalismo”.

La street art era già entrata nel tunnel con un’opera realizzata nel 2018 su commissione del Comune e in accordo con il Municipio della Bassa Valbisagno, dallo street artist Antonio Roisone, ma il suo murales, un Paperinik che corre tra grattacieli, sta per essere imbiancato, e come è successo ai Giardini Baltimora (dove i suoi murales sono stati cancellati da un progetto di riqualificazione del Comune), anche questa volta nessuno gli ha comunicato che quanto fatto sarebbe andato perso: “Mi sarei aspettato un coinvolgimento visto che lo scorso anno avevo notato che il disegno e altre pareti erano state vandalizzate e scrissi in Municipio per riprendere l’opera e sviluppare un disegno sulla parete di fronte, ma non sono stato contattato. Mi spiace che, come è successo per i Giardini, non mi sia stato detto prima. Noi siamo sempre attivi e attenti a individuare spazi dove si potrebbe fare una riqualificazione attraverso la street art ma poi quanto è stato fatto viene dimenticato, trattato come se non esistesse. Invece sarebbe bello che venisse tesa una mano agli artisti. Con queste azioni di imbiancatura cadute dall’alto, è come se quanto costruito nel tempo non valesse nulla. Invece la street art è anche un attrazione turistica, così chi organizza tour guidati attorno alle opere di street art sta vedendo sgretolarsi tutto quel patrimonio che c’era a Genova, e si ritroveranno a far vedere solo muri bianchi”, dice Roisone che ha saputo di quello che stava avvenendo a Borgo Incrociati proprio da una guida che organizza Street art tour.

Da parte del Municipio massima disponibilità: “Apprezzo la volontà dell’artista di collaborare, ricordo di essere stato contattato ma la pandemia ci ha condizionato e complicato le comunicazioni. Per quanto riguarda il Municipio siamo disponibili a fornire tutto il materiale necessario e supporto logistico, perché l’unico modo per fermare i vandalismi nel tunnel è farli dipingere da street artist”.

Rosangela Urso


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