Attualità - 20 aprile 2021, 12:39

Una nuova automedica per la pubblica assistenza Gau

È una delle sette macchine che operano su Genova h24, un investimento fatto dall’associazione nonostante le difficoltà economiche dovute alla pandemia per continuare a mantenere un servizio fondamentale per la vallata

Una nuova automedica per la pubblica assistenza Gau

Una nuova automedica h24 per la pubblica assistenza Gau, un servizio salvavita che copre un territorio che arriva fino all’Alta Val Trebbia: "È un servizio in convenzione con il 118 ed è una delle sette macchine che operano su Genova h24. Si occupa di primo soccorso a domicilio, con un medico e un infermiere del San Martino accompagnati dai volontari” spiega il presidente della Gau Paolo Carbone.

La Valbisagno ha attivato questo servizio nel 2014 e ha lottato per averlo: "Prima avevamo un servizio a 12 ore e questo non permetteva una copertura costante del distretto. Avere questo servizio è stata una conquista importante, perché permette un soccorso tempestivo, immediato e qualificato e in grado di rispondere alle emergenze in tutto l’arco della giornata" dice il presidente del Municipio della Media Valbisagno Roberto D’Avolio. La nuova automedica, inaugurata sabato scorso, è stata intitolata alla memoria di Francesco Berardini, presidente della Coop Liguria scomparso lo scorso anno: “Era un amico dell’associazione, la Coop ci ha spesso sostenuto e ci sostiene nelle nostre iniziative" aggiunge Carbone.

L’acquisto dell’automedica che ha sostituito una vecchia Skoda per l’associazione è stato un investimento fatto per continuare a garantire un servizio sul territorio, nonostante le difficoltà economiche del momento: “La pandemia ha praticamente azzerato gli introiti, noi, oltre a offrire il servizio di pubblica assistenza, siamo anche un’associazione di promozione sociale e una società sportiva. Il Covid ha fatto chiudere tutte queste attività, comprese le sagre che facevamo periodicamente sul territorio, che ci permettevano di mantenere i nostri servizi e raggiungere un equilibrio economico. Ci è rimasta solo la Pubblica assistenza, che comunque funziona solo per le emergenze, che rappresentano il 30 per cento del servizio, mentre tutte le attività ordinarie sono state interrotte. Abbiamo dovuto mettere parte dei nostri sette dipendenti in cassa integrazione, mantenendo solo quelli della Pubblica assistenza”.

Ora sperano nelle riaperture: “Perché per mantenere un bilancio in pari abbiamo bisogno di tutte le componenti della nostra associazione”. Anche se in questo tempo sospeso non si sono certo fermati, il volontariato che anima l’associazione ha continuato a distribuire solidarietà sul territorio, come con l’iniziativa della 'Spesa sospesa' di cui la Gau, con una rete di realtà della Valbisagno, fa parte. Un’iniziativa nata durante la pandemia e che ha permesso di donare generi alimentari alle persone in difficoltà, ma anche un sorriso e piccoli doni durante le feste.

Rosangela Urso

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