Politica - 26 aprile 2021, 16:26

Cristina Lodi: "Debole il ruolo del Comune per l’ex ospedale di Quarto"

Il percorso verso la riqualificazione sembra nuovamente arenato, la consigliera del Pd: "Propongo una commissione consiliare con l’audizione del ‘Coordinamento per Quarto-Quarto Pianeta’ e le realtà coinvolte nell’accordo di programma"

Cristina Lodi: "Debole il ruolo del Comune per l’ex ospedale di Quarto"

Debole il ruolo del Comune per l’ex ospedale di Quarto: è quanto emerge dopo la risposta in Consiglio comunale a Cristina Lodi (PD), sul tavolo l’annosa situazione che vede coinvolto il ‘Coordinamento per Quarto-Quarto Pianeta’ nato nella primavera 2012 dopo la decisione della Regione e dell’Asl3 genovese di sgomberare il complesso tramite gara al massimo ribasso per traslocare gli ultimi ottanta pazienti dell’ex ospedale psichiatrico di Quarto nel Municipio IX Levante.

“Visto che nel dicembre 2013 - interpella Lodi - gli enti locali liguri e genovesi hanno siglato un accordo di programma per riqualificare, tramite una variante di destinazione d’uso, l’area un tempo adibita a manicomio dell’ex ospedale di Quarto. Tenuto conto che l’Accordo di programma è stato firmato dal Comune di Genova, la Regione Liguria, l’Asl3 e l’Azienda regionale territoriale per l’edilizia (Arte) e l’accordo è fermo dal 2017, si chiede a che punto è l’attuazione dell’accordo di programma; se il Comune si è fatto parte attiva presso la Regione affinché riprenda e concluda l’iter urbanistico e se l’amministrazione comunale abbia compiuto tutte le azioni a carico del Comune, ai sensi dell’accordo di programma in vigore”.

Il ‘Coordinamento per Quarto-Quarto Pianeta’ il mese scorso ha lanciato un grido di allarme con una lettera a Toti richiamando la Regione all’accordo per riprendere l’iter urbanistico, senza però ricevere risposta. “In questi anni dal 2013 ad oggi - spiega Lodi - il Coordinamento ha continuato il proprio impegno, oltre la trentennale attività dell’Istituto per le materie e le forme inconsapevoli e il Centro sociale, che hanno tenuto vivo e hanno permesso la crescita di attività, laboratori e sensibilità verso il disagio mentale e le sue forme, un lavoro ‘vivo’ all'interno dell’ex ospedale di Quarto, un bene prezioso per tutta la città, sensibile e solidale”.

La risposta ricevuta in consiglio non è positiva. “La sensazione è che il ruolo di governo da parte di del Comune nell’accordo di programma - dichiara Lodi - sia del tutto debole. È emerso che la situazione è completamente bloccata da parte di Arte e della Regione, in quanto non avviene la sottoscrizione della convenzione Puo (Progetto urbanistico operativo) e questo perché la posizione di Arte e della Regione è motivata dal fatto che ci siano delle previsioni all’interno della sottoscrizione difficilmente realizzabili. Tuttavia se si scopre che ci sono dei problemi, solitamente, si cerca di superarli per arrivare a conclusione. La decisione è politica. Pare che il Comune prenda atto e non trovi o non proponga soluzioni alternative, non svolgendo il ruolo di governo nell’accordo di programma che invece ricopre”.

Questo desta preoccupazione: “Ma può essere un elemento per spingere e per far sì che si arrivi in commissione consiliare, con l’audizione del ‘Coordinamento per Quarto-Quarto Pianeta’ e le realtà coinvolte nell’accordo di programma. Il prossimo step sarà una pressione, appunto, per l’audizione in commissione”.

Rosa Cappato


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