Politica - 30 aprile 2021, 13:30

Bucci dice no ad Amnesty International al Ducale, l'attacco di Rifondazione Comunista

Il partito della sinistra offre le proprie sedi genovesi all'associazione per realizzare le attività programmate in occasione ventennale del G8, definito a suo tempo da Amnesty come l'episodio di violazione dei diritti umani in Europa più grave dalla seconda guerra mondiale a causa delle violenze in danno ai manifestanti e dei soprusi perpetrati dalle forze dell'ordine

Bucci dice no ad Amnesty International al Ducale, l'attacco di Rifondazione Comunista

Il coordinatore genovese di Rifondazione Comunista, Giovanni Ferretti attacca il sindaco Marco Bucci a proposito del no ad Amnesty International, che aveva chiesto la possibilità di realizzare a Palazzo Ducale delle iniziative in occasione del ventennale del tragico G8 di Genova del 2001. Allora Amnesty aveva definito le violenze arbitrarie e gli abusi patiti dai manifestanti come l'episodio di violazione dei diritti fondamentali dell'uomo più grave avvenuta su suolo europeo dalla fine del secondo conflitto mondiale. 

Quello che è certo è che si tratta di una delle pagine più oscure vissute dalla repubblica italiana negli ultimi decenni, come testimoniano inchieste indipendenti, documentari, libri e non da ultimo anche numerose sentenze della magistratura che hanno messo in evidenza come in quei giorni del luglio 2001 lo Stato italiano e i suoi apparati abbiano agito oltre quanto consentito dalla legge, in alcune circostanze con sconcertante ferocia e sprezzo delle regole.

"Come potrebbe smentirsi? Il “nostro sindaco”, l’imprenditore parapubblico prestato alla politica, quello del modello Genova, fatto con soldi pubblici nazionali e da leggi nazionali ad-hoc, quello che delega consiglieri comunali a portare i suoi omaggi ai repubblichini di Salò, quello che toglie il domicilio di soccorso ai senza tetto e che multa chi cerca da mangiare nei cassonetti, quello che equipara fascismo e comunismo, ha prodotto un’altra perla, negando Palazzo Ducale ad Amnesty International - scrive Ferretti -. Certo che il motivo della richiesta di quegli spazi poteva essere indigesto alle persone che, come lui, credono che il G8 fosse la celebrazione mondiale della democrazia planetaria e che le decine di milioni di persone che nel mondo si opponevano a quel tipo di governo dell’economia e delle società fossero solo degli scalmanati in cerca di una qualche visibilità - si legge ancora nel comunicato -. Peccato che tutte le critiche, che allora erano state indirizzate ai programmi dei grandi, si siano oggi manifestate in tutta la loro gravità: aumento delle disparità economica, sia su scala mondiale che all’interno delle singole società, perdita progressiva dei diritti sociali, sindacali e civili, aumento vertiginoso dello sfruttamento delle risorse ambientali, tante guerre a bassa intensità usate come strumento di controllo politico di risorse primarie, privatizzazione dei beni comuni, trasformati da diritti inalienabili in servizi a pagamento".

"Bucci non è il sindaco di tutti - prosegue il coordinatore del Prc genovese -. Noi lo sapevamo dall’inizio. E’ ora che anche gli altri genovesi ne prendano atto: tutte le volte che c’è da scegliere da che parte stare, l’imprenditore sceglie sempre la parte del potere, sia questo economico o politico. Ma Genova non è fatta di soli stoccatori di container vuoti, speculatori edilizi tipo Nuovo Galliera e porticciolo di Nervi, cercatori di titanio e d’oro! Genova è anche e soprattutto la città dei portuali che fermano le navi cariche d’armi dirette in Yemen, è la città che non tollera i covi fascisti, è la città che contrappone e vuole tutela del territorio al posto di gronde e terzi valichi! Il ventennale del g8, del Social Forum, della cittadella della Foce dove decine di intellettuali provenienti da tutto il mondo snocciolavano nel Public Forum le proposte per la realizzazione di un’economia rispettosa dell’ambiente e dei diritti dell’umanità, della repressione di quel movimento, è dietro l’angolo. Di sicuro a Genova ci saranno momenti di discussione, di approfondimento, di ricordo. Palazzo Ducale o no, questi appuntamenti ci saranno. E noi ci saremo, entusiasti come allora, fiduciosi che un altro mondo non sia solo possibile, ma sempre più necessario".

Per queste ragioni il Partito della Rifondazione Comunista e i Giovani Comunisti di Genova offrono le proprie sedi ed il proprio contributo organizzativo ad Amnesty International e alle altre organizzazioni che stanno approntando il programma del luglio 2021.

Redazione


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