"Il primo fine settimana segnato dalle riaperture di molte attività per l’Acquario di Genova è stato un vero successo. E’ una ottima notizia che Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs territoriali accolgono con soddisfazione. Dopo questo risultato, appaiono ancor più inspiegabili le dichiarazioni che il dottor Costa ha rilasciato giorni fa a mezzo stampa sul futuro dell’Acquario", si legge in una nota stampa firmata dai sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl, e Uiltucs Uil.
"Secondo il Costa, la contrazione del fatturato dovuta alla crisi pandemica sarà pagata dai dipendenti con possibili ripercussioni sul personale - proseguono i rappresentanti dei lavoratori -. Il dottor Costa, che della questione non ha mai parlato con le organizzazioni sindacali, dimentica che l’Acquario di Genova sta utilizzando ormai da un anno il Fondo di Integrazione Salariale, e che nei mesi scorsi è stato inoltre firmato l’accordo per incentivare l’uscita volontaria di parte dei dipendenti. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs sono contrarie a riduzioni forzate di personale ed anzi, hanno proposto l’utilizzo di risorse pubbliche per attivare percorsi formativi destinati alla riprogettazione delle attività ed alla riqualificazione dei dipendenti. Ad oggi nessuna di queste proposte, volte proprio a tutelare dipendenti e struttura, è stata presa inconsiderazione dalla Società che, nonostante le ripetute richieste, non ha ancora inviato al sindacato il piano industriale. Questi atteggiamenti, insieme alle ultime gravi affermazioni del dott. Costa esigono un chiarimento immediato: sarebbe molto più utile alla città e ai dipendenti, che l’azienda si ponesse il problema di come far ripartire la struttura, anziché di come licenziare le lavoratrici ed i lavoratori che sono l’anima e il motore dell’Acquario di Genova".