Municipio Bassa Valbisagno - 07 maggio 2021, 12:10

Ex mercato di corso Sardegna: nessuna attività del territorio entrerà nell’area riqualificata

Solferino, presidente del Civ: “Prezzi proibitivi, siamo fuori. Arriveranno le multinazionali e per noi sarà la fine”. Gli assessori Piciocchi e Bordilli annunciano un tentativo di mediazione con l’azienda che si occupa dell’affitto degli spazi

Nell’area dell’ex mercato di corso Sardegna non ci sarà nessuna attività del territorio. A causa dei prezzi proibitivi, ad oggi, nessun commerciante della zona è riuscito a trovare un accordo con la società immobiliare Savills, che si occupa dell’affitto degli spazi: “Siamo praticamente fuori dall’area dell’ex mercato di corso Sardegna”, è la sconsolata affermazione di Umberto Solferino, presidente del Civ di corso Sardegna e da sempre strenuo sostenitore della riqualificazione dello spazio.

“Le richieste sono irricevibili, parliamo di cifre che vanno dai 4 mila ai 10 mila euro al mese a cui va aggiunto il canone di amministrazione dell’area, altri 600-800 euro mensili, oltre alle spese per allestire e arredare il negozio”.

Si infrange, così, il sogno del polo gastronomico con le eccellenze liguri che Solferino accarezzava da quando si è iniziato a parlare di riqualificazione, ma si infrange anche quello di tante piccole e medie attività che speravano di trovare un posto in quell’area una volta rinata, e invece: “Ho portato 12 aziende consolidate nel territorio a parlare con la Savills, ma non abbiamo ottenuto nulla. Alla fine arriveranno società e multinazionali da lontano che si metteranno in competizione con quelle esistenti e per noi rischia di essere la fine. Non sappiamo neanche quale sarà la media struttura di vendita che arriverà. Sono deluso che un’area pubblica venga concessa per 90 anni a un privato senza il minimo controllo sulla spesa”, è la conclusione amara di Solferino.

Ma la delusione non è una resa: “Anche se ci hanno messo in un angolo, da qui, vigileremo sui contratti che verranno fatti e monitoreremo cosa accade”. Il consigliere regionale Pd Pippo Rossetti punta il dito contro un mancato intervento di Comune e Regione per aiutare il commercio locale a trovare spazio nell’area che a fine ottobre 2021, dovrebbe essere ultimata: “Non è partito neanche un fondo di garanzia per gli investimenti che i commercianti dovranno sostenere nell’eventualità in cui volessero aprire nuovi punti vendita all’interno della struttura, dove gli spazi hanno prezzi di mercato inaccessibili per i piccoli esercenti e rischiano di potersi collocare solo le grandi catene e i grandi marchi. Tantomeno è stata proposta una locazione con canoni agevolati per sostenere il piccolo commercio che ha tenuto duro durante la pandemia sperando di non dover subire costi altissimi o l’arrivo di ulteriore concorrenza sul territorio”.

Ridimensiona la polemica l’assessore al Bilancio, Pietro Piciocchi: “Quando si è posto il problema ho fatto dei passaggi con le attività e ciò che ho capito è che erano solo 5 quelle che volevano effettivamente trasferirsi, perché entrare in quello spazio vuol dire cambiare la visione del commercio a partire dagli orari di apertura”.

Ma un tentativo di mediazione ancora ci sarà: “Insieme all’assessore Piciocchi - dice l’assessora al Commercio, Paola Bordilli - incontreremo la società che si occupa della commercializzazione degli spazi per cercare una soluzione”.

Intanto, al di là dei commercianti di corso Sardegna, al momento, nessuno spazio è stato affittato: le trattative per gli affitti, dopo la prelazione concessa ai commercianti del Civ, è iniziata ad aprile e in questo mese ci sono stati dei contatti tra la società che vende gli spazi e possibili affittuari, ma nessun contratto è stato firmato.

Rosangela Urso