Politica - 10 maggio 2021, 18:03

Ex Mercato di corso Sardegna, Ferrante: "Rischiamo un’altra Fiumara"

Il presidente del Municipio preoccupato per l’attuale esclusione delle attività del territorio dall’area: “Si doveva creare un polo commerciale in dialogo coi negozi della zona, le multinazionali rischiano di fagocitare i piccoli commercianti”

Ex Mercato di corso Sardegna, Ferrante: "Rischiamo un’altra Fiumara"

“Se le attività del territorio non riesco a insediarsi nell’area dell’ex mercato di corso Sardegna, rischiamo di creare un’altra Fiumara” è l’allarme lanciato dal presidente del Municipio Massimo Ferrante dopo aver saputo che, attualmente, le attività del Civ sono fuori dallo spazio riqualificato. “Abbiamo dato parere favorevole a una riqualificazione che prevedesse l’ingresso delle attività del territorio e che chi entrava non fosse in contrasto con chi lavorava fuori. Invece ora il rischio e che arrivino delle multinazionali che fagocitino i negozi all’esterno, perché i commercianti del territorio non possono reggere la concorrenza delle grandi catene: sono persone che stanno ancora pagando i debiti di due alluvioni (quella del 2011 e quella del 2014), che sono sopravvissute ad allagamenti ed esondazioni, a una crisi economica e ora alla pandemia”, elenca le difficoltà di una categoria che nel progetto ha ottenuto una prelazione nella concessione degli spazi, ma che sulla carta non ha portato a nessun esito, visto gli affitti troppo alti.

“Se io do una prelazione ma lascio gli affitti tra 4 e 10mila euro nessuno dei commercianti del zona ha la portata di poterli affrontare”, osserva Ferrante. Per questo, per sbloccare la situazione e permettere a chi del territorio vuole entrare in quell’area, secondo il presidente del Municipio: “Comune e Regione dovrebbero aprire dei fondi di garanzia a favore dei negozianti”. Anche se qualcuno, commentando su facebook, temerebbe che il trasferimento delle attività impoverirebbe il territorio: “Non sarebbe accaduto, perché non tutte le attività sarebbero andate dentro e perché tra interno ed esterno si doveva creare un dialogo realizzando ad esempio un polo commerciale attrattivo e non in competizione con gli altri. Così invece i piccoli rischieranno di soccombere ai grandi marchi. Non era questo il progetto che pensavamo” chiosa Ferrante che è stato il primo a credere in quello spazio aprendolo ai cittadini quando ancora il progetto di riqualificazione era lontano: “Abbiamo rifatto la facciata in accordo con la Soprintendenza investendo 120 mila euro del conto capitale del Municipio, grazie anche ai fondi aggiuntivi dati dall’allora assessore ai lavori pubblici Gianni Cirvello; bonificato 10mila mq di amianto e nel nel 2015 organizzato i primi mercatini di Natale permettendo ai cittadini di tornare a vivere quello spazio, coinvolgendo i migranti nella pulizia dell’area”. Sono seguite le feste di carnevale, i pic-nic sull’erba e un altro Natale in corso.

“Chi ha avviato la riqualificazione si è trovato davanti uno spazio già con una vocazione” osserva Ferrante che nell’ex mercato avrebbe inserito anche spazi studio per studenti universitari e di co-working per attirare i più giovani, ma che è soddisfatto per la realizzazione del parco e dello spazio polisportivo come chiesto dal Municipio. Ora la riqualificazione è in atto e la fine dei lavori è prevista per ottobre 2021, dentro l’area dell’ex mercato, ci saranno spazi commerciali, un parco di quartiere di 6594 mq (realizzato grazie alla demolizione dei fabbricati interni non vincolati dalla Soprintendenza); un parcheggio; spazi per associazioni; un polo sportivo polifunzionale, ma è rimasto un sogno il polo gastronomico prospettato dal Civ di corso Sardegna e dal suo presidente Umberto Solferino. Dal Comune l’assessora al commercio Paola Bordilli e l’assessore ai lavori pubblici Pietro Piciocchi sono pronti ad aprire un nuovo dialogo con la società immobiliare Savills, che si occupa dell’affitto degli spazi, alla ricerca di una soluzione. Si attendono sviluppi.

Rosangela Urso


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