Cristina Lodi, consigliera comunale Partito Democratico, si scaglia con un'interrogazione contro la scelta di chiudere il Palazzo Ducale in occasione dei tre giorni di commemorazione del G8 che si terranno nel mese di luglio (dal 18 al 21).
“E' una scelta incomprensibile da parte del Comune, in attesa del parere del Comitato di Sicurezza e Ordine Pubblico - afferma la consigliera che aggiunge -. Il parere di quest'organo è ovviamente importante, ma al momento non c'è. Credo che un'amministrazione attenta e democratica non debba mettere i bastoni tra le ruote a un momento che non è solo celebrativo, bensì di crescita per tornare a riflettere sui temi della mondialità e dell'emergenza climatica”.
Nei tre giorni del ventennale dalle storiche giornate che hanno infiammato le strade del capoluogo ligure nel 2001 sono previsti momenti di approfondimento circa la realtà storica che quei tragici giorni si sono lasciati alle spalle, ma anche riflessioni sugli importanti temi di economia e geopolitica che il movimento no-global sollevò due decenni fa, e che oggi non hanno perso certamente centralità nel dibattito sulla contemporaneità e sul futuro del pianeta.
“L'atmosfera attorno a questa iniziativa è molto buona e l'unico che potrebbe rovinarla è il sindaco - dichiara Cristina Lodi -. La costruzione di una comunità democratica è responsabilità soprattutto di chi amministra questa città; l'atmosfera deve essere di confronto costruttivo e di avanzamento su alcune questioni che sono rimaste ferme, non solo a Genova, ma in tutto il mondo”, prosegue la consigliera.
Ora vedremo se il muro eretto dall'amministrazione guidata dal sindaco Bucci nei confronti di questo ventennale si incrinerà lasciando spazio al dialogo, o se invece la contrapposizione determinerà un incremento della tensione su un tema che già di per sé riapre ferite mai guarite e rancori profondi.






