Politica - 13 maggio 2021, 15:11

Regione, Università e Confindustria presentano accordo sui dottorati, ma alla conferenza arriva la protesta degli studenti (VIDEO e FOTO)

Qualche decina di studenti universitari si sono presentati di fronte alla Sala trasparenza della Regione Liguria con uno striscione con scritto: "Università azienda, mafia e precarietà"

Regione, Università e Confindustria presentano accordo sui dottorati, ma alla conferenza arriva la protesta degli studenti (VIDEO e FOTO)

Siglato questa mattina nella sede di Regione Liguria il Protocollo d’Intesa tra Regione Liguria, Università di Genova e Confindustria Genova. L’obiettivo è promuovere borse di dottorato di ricerca di durata triennale, oltre a quelle già previste dall’offerta formativa, per le quali si prevede obbligatoriamente per il dottorando un periodo di studio e ricerca presso imprese su aree tematiche trainanti per l’economia ligure

In occasione della presentazione dell'accordo alla stampa, che si è svolta presso la Sala Trasparenza della Regione Liguria, diverse decine di studenti si sono presentati e hanno stazionato all'esterno della struttura con uno striscione, intonando cori contro l'aziendalizzazione dell'università, e hanno chiesto un incontro al rettore Delfino, presente alla conferenza stampa. Il rettore ha deciso di non interloquire con i manifestanti e al termine dell'iniziativa si è allontanato scortato dalla polizia.

I manifestanti si sono limitati a intonare slogan e a parlare al megafono sorvegliati a vista da numerosi agenti della digos e da poliziotti in assetto antisommossa, per poi disperdersi spontaneamente.

"Siamo venuti qua per l'incontro fra il rettore e i vertici di Confindustria - spiega uno degli studenti che hanno animato la protesta -. Secondo noi si tratta di un momento che ben rappresenta la logica di asservimento a logiche privatistiche ed economiche dell'università pubblica, proprio quello che noi maggiormente contestiamo. Vogliamo dire basta a questo saccheggio di saperi e competenze che viene perpetrato da 30 anni e a questa logica perenne della privatizzazione".

“Questo protocollo d’Intesa di Regione con Confindustria Genova e Università di Genova – dichiara l’assessore regionale a Università e Formazione Ilaria Cavo è inedito nell’alta formazione perché coinvolge contestualmente tre soggetti che fissano un obiettivo comune: formare per occupare. Il protocollo impegna Confindustria a fornirci i fabbisogni di alte figure professionali. L’Università può così organizzare i dottorati laddove le aziende necessitano, Regione può programmare il sostegno nei settori segnalati e, di ritorno, Confindustria può ottenere dottorandi nei settori ricercati, contribuendo al sostegno di queste borse. Questo impegno a tre è un fattore di crescita per la nostra regione e per i nostri giovani che verranno così formati per diventare gli alti professionisti del futuro. Grazie a questa collaborazione, il protocollo fornisce già un’indicazione chiara per quanto riguarda le aree di intervento. Spiace che i ragazzi che protestano qui fuori non capiscano che si tratta di un progetto volto proprio a ridurre la precarietà che li colpisce”.

Le aree individuate sono mirate: digitale, industria, aerospazio, salute, cultura umanistica, creatività, trasformazioni sociali, società dell'inclusione, sicurezza per i sistemi sociali, clima, energia, mobilità sostenibile, prodotti alimentari, bioeconomia, risorse naturali, agricoltura, ambiente.

“La già ottima sinergia tra Ateneo, Regione Liguria e Confindustria si consolida ulteriormente con questo Protocollo d’intesa, che prende l’avvio dalla situazione critica fotografata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza-Pnnr in ambito di studi di dottorato in Italia”, commenta Federico Delfino, Rettore dell’Università di Genova.

Nel nostro Paese, infatti, tra il 2008 e il 2019 si è registrato un calo del 40% nel numero dei titoli di dottorato conferiti; nella fascia d’età 25-34 anni solo una persona su 1000 consegue il dottorato, mentre in Europa la media è di 1,5 e tale numero raddoppia in Germania (2,1). I già pochi dottori di ricerca, poi, tendono a lasciare il Paese al termine del loro percorso di studio. Si calcola che il 20% di loro trovino un’occupazione all’estero.

“Il Protocollo firmato oggi vuole dare un prezioso contributo per invertire questa tendenza negativa – aggiunge Delfino - Nell’alveo di quanto stabilito anche dal Programma Nazionale della Ricerca 2021-2027, che incentiva la qualità della formazione alla ricerca a favore di dottorati innovativi coerenti con le esigenze del sistema produttivo, l’Università di Genova apre oggi un dialogo costruttivo con Regione e Confindustria per promuovere borse di dottorato, aggiuntive rispetto a quelle previste dall’offerta formativa, che prevedano obbligatoriamente il binomio studio-ricerca nelle imprese. I dottorati saranno focalizzati su tematiche trainanti dell’economia regionale, con un’attenzione particolare alle prospettive occupazionali. In questo modo i nostri studenti potranno individuare linee di formazione e ricerca all’interno delle realtà produttive che, a loro volta, trarranno beneficio nell’impiego di giovani preparati, dinamici e pronti a dare il loro contributo in ambiti di pressante attualità quali, solo a titolo di esempio, smart ports, mobilità intelligente, infrastrutture 4.0”.

“Grazie a questo protocollo d’intesa – dichiara Sandro Scarrone Vicepresidente Vicario di Confindustria Genova con delega alle Tecnologie Digitali e Advanced manufacturing - si realizza un tavolo strategico tra l’Università di Genova, la Regione Liguria e Confindustria Genova, allo scopo di fare sistema e di individuare le principali linee di sviluppo di Genova e della nostra Regione. Abbiamo trovato la sensibilità e l’immediata disponibilità del Rettore, il professor Federico Delfino, dell’assessore regionale Ilaria Cavo, delegata, tra l’altro, ai rapporti con l’Università, per rafforzare l’alleanza tra il mondo delle imprese e il mondo della ricerca, tra le realtà del fare e le realtà del sapere. Questo protocollo è rivolto al contributo che i giovani ricercatori possono dare all’evoluzione del sistema produttivo, tramite un percorso che dovrà portare a borse di Dottorato di Ricerca finalizzate ad introdurre nelle aziende, grandi e soprattutto piccole, le soluzioni tecnologiche individuate".

La protesta davanti alla Sala trasparenza e le voci degli studenti:

L'intesa fra Regione, Università e Confindustria spiegata dagli esponenti istituzionali:

Carlo Ramoino


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