Municipio Ponente - 19 maggio 2021, 15:10

Porto di Pra', primi due allacci elettrificati entro la fine di giugno

Lo conferma l’assessore comunale con delega al Porto e alla logistica Francesco Maresca rispondendo a un’interrogazione di Lorella Fontana (Lega), per gli altri due allacci ci sarà da aspettare più a lungo

Armonizzare il porto e gli insediamenti abitativi è un obiettivo sempre più presente, per quanto riguarda la città del futuro. Una città che si definisce smart, infatti, è una città dove le attività produttive sono sempre più e sempre meglio inserite all’interno del tessuto urbano, e dove, pur mantenendo inalterato il loro livello e il loro volume, consentono una vita quotidiana regolare al di fuori di esse.

Oggi non è così, né per quanto riguarda il Porto di Genova, né soprattutto, per quanto riguarda il Ponente genovese, al Porto container di Pra’, dove il rapporto tra industria e abitazioni è da sempre conflittuale e mai risolto.

Da lungo tempo si portano avanti battaglie, sia al Municipio VII Ponente che in Comune, qualche passo in avanti c’è stato, ma la strada è ancora lunga, sia in fatto di emissioni atmosferiche che di emissioni sonore.

Di questo ultimo tema si è tornato a parlare ieri pomeriggio in Consiglio Comunale a Genova, grazie all’interrogazione a risposta immediata (ex articolo 54) che è stata presentata dalla consigliera della Lega, nonché capogruppo a Palazzo Tursi, Lorella Fontana.

L’argomento è quello dell’elettrificazione delle banchine, perché più lo scalo diventerà ‘silenzioso’, più le giornate e soprattutto le nottate delle persone che abitano nei pressi del porto saranno migliori.

Secondo Lorella Fontana, “questa è una tematica molto sentita in città, e per questo ho presentato un’interrogazione a risposta immediata, in merito al grande progetto al quale Comune e Autorità Portuale stanno lavorando, grazie ai finanziamenti del Recovery”. La capogruppo della Lega osserva: “L’elettrificazione delle banchine del porto è un progetto di grandi dimensioni e assolutamente indispensabile per la nostra città: porterà Genova a essere città portuale all’avanguardia, ma anche con grande miglioramento sul piano cittadino, ambientale e dello sviluppo portuale”.

A rispondere, per la Giunta Bucci, è stato l’assessore comunale con delega allo Sviluppo Economico, Portuale e Logistico, Francesco Maresca: “L’elettrificazione delle banchine e di alcuni terminal del porto prosegue e ci stiamo avviando a essere uno dei pochi porti elettrificati da qui a pochi anni. Come città vorremmo inserire nel progetto la possibilità di produrre una sorta di energia pulita che dal porto vada a beneficio della città: porto elettrificato e pannelli fotovoltaici che producano esternalità positive. Questo rientra nella visione che abbiamo come amministrazione, far diventare Genova sempre più una città green”.

Le tempistiche: “Il completamento dell’elettrificazione del Psa di Pra’ terminerà il 30 giugno prossimo, ma entro il 2022 l’intento dell’amministrazione comunale e dell’Autorità Portuale è quello di dare a Genova un porto totalmente elettrificato e a impatto zero”.

Per la precisione, si tratta di due allacci su quattro, mentre gli altri verranno completati in seguito. È quanto emerso in occasione dell’ultima riunione del Tavolo Tecnico Pra’lmarium, alla quale è intervenuto, tra gli altri, l’ingegner Giuseppe Canepa di Autorità Portuale.

È stato proprio lui a informare che i lavori di elettrificazione della banchina portuale stanno procedendo con la collaborazione di Psa. Due punti di allaccio saranno completati nel corso di quest’anno, mente il terzo e il quarto punto di allaccio sono previsti più avanti. Si sta inoltre portando avanti anche il dialogo con il Ministero dei Trasporti per arrivare a garantire le opportune agevolazioni agli armatori che utilizzeranno le banchine elettrificate; già sono stati approvati tagli sulle accise e ora il governo sta valutando ulteriori sgravi. Psa dal canto suo ha confermato che tutte le opere civili nella parte di Levante sono completate e che si stanno tirando i cavi per il primo accosto in quella zona, cioè dove normalmente attraccano le navi che creano più problemi in quanto a rumorosità. Non è invece in grado di fornire ad oggi tempistiche precise per il completamento e la realizzazione degli ulteriori accosti.

Alberto Bruzzone