Porticciolo di Nervi, le polemiche continuano: il progetto non piace (FOTO)

“Non si può vedere… la ‘riqualificazione’ del porticciolo di Nervi, facciamo qualcosa! Ma chi ha pensato di simulare una scogliera? Architetti, paesaggisti, amanti del bello, ma dove siete finiti? tutti ciechi, muti e sordi? Fatevi sentire: Soprintendenza batti un colpo. Se cemento dev’essere, che rimanga cemento a vista. Ma cosa vuol dire tutto questo pietrume?”: questo uno degli ultimi commenti sul gruppo facebook ‘Genova contro il degrado’ dove le opere al porticciolo continuano a sollevare polemiche e perplessità.

L’ultimo ‘scandalo’, sono le pietre messe verticali, a simulare una scogliera. Sono partiti a febbraio 2020 e avrebbero dovuto concludersi a maggio dello scorso anno, gli interventi di riqualificazione del porticciolo di Nervi, nel Municipio IX Levante. La giunta comunale nel 2919 ha approvato, su proposta dell’assessore comunale ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi, i progetti definitivi di cinque importanti interventi nella delegazione di Nervi per un totale di 9 milioni e 400 mila euro. Due di questi progetti riguardano il porticciolo, con i lavori di riqualificazione dell’intera area e con il ridisegno del molo di protezione e delle banchine per la stabilizzazione del fondale del paraggio. Ci sono poi il progetto definitivo per l’adeguamento idraulico del torrente Nervi, che consentirà di rendere navigabile il tratto terminale e gli interventi di demolizione e ricostruzione degli accessi a mare dalla passeggiata Anita Garibaldi, con i lavori di recupero e restauro dei parchi storici di Nervi.

A giugno il sindaco Marco Bucci e il presidente regionale Giovanni Toti, con l’assessore Piciocchi e il presidente del Municipio IX Levante Francescantonio Carleo hanno effettuato un sopralluogo al cantiere che, dopo un breve stop dovuto all'emergenza Covid, ha ripreso in sicurezza la propria attività. A gennaio, un’altra visita, dove Bucci annunciava la fine delle operazioni prima dell’estate. Le opere prevedono un restyling importante. Al posto dell’attuale piscina verrà realizzata una nuova darsena con una sistemazione a gradoni che consentirà di raccordare la piazza del porticciolo con il mare. Già all’epoca della presentazione i commenti negativi, soprattutto sui social, non mancarono: “Spaventoso! Una colata di cemento che distrugge uno dei borghi marinari più belli d’Italia. Una brutta copia della Darsena di Milano che non c’entra nulla in questo contesto. Povera Nervi”.

E ancora: “Ho visto solo oggi il progetto per il porticciolo di Nervi. Forse sarà adatto all’idroscalo di Milano ma non al Borgo del porticciolo. A mio avviso ne distrugge le caratteristiche: è asettico e freddo...”. Emblematico il punto di vista di un ‘foresto’, dopo la visione del video lanciato su Facebook: “Toglieranno la magia che ha il porticciolo. Da turista vi dico che è proprio l'immagine dei vostri borghi antichi e la loro atmosfera quello che ci attrarre e seduce”.

A distanza di un anno i commenti continuano a essere trasversali, soprattutto per chi non accetta un cambiamento così radicale della zona, definita ‘futuristica’ da chi è contrario. Nell’area, tuttavia, anche accessibile ai disabili, verranno ospitate attività sportive e per la piccola nautica. I lavori - importo contrattuale di circa due milioni di euro - sono finanziati dal ‘Patto per la città di Genova’ sottoscritto nel 2016. Ad eseguirli il raggruppamento temporaneo d’imprese composto da: Csi, Consorzio stabile per le infrastrutture con sede a Genova (capogruppo), Tre Colli Spa Eicam srl; il progetto esecutivo è di StudioElb ingegneri associati.