Genova bifronte, almeno per quanto riguarda le aiuole, secondo Fabrizio Maranini, che attacca frontalmente civica amministrazione e sindaco sul tema del verde spartitraffico: ricco nelle strade del centro levante, ‘spennacchiato’ e scarso, invece, in centro ponente.
E se a qualcuno l’argomento potesse sembrare di scarsa rilevanza politica, Maranini, presidente di Commissione in Centro Ovest, fa notare che lo ha postato sui social ottenendo migliaia di visualizzazioni e commenti.
“Segno - afferma - che l’argomento ha fatto breccia. Interessa”. Aiuole rigogliose e nuovissime alla Foce, accusa, mentre a Sampierdarena la centralissima via Cantore soffre di uno spartitraffico con verde solo a tratti presente e per giunta nemmeno esteticamente piacevole nel suo complesso.
Maranini documenta tutto con tanto di foto e propone il tema, stavolta politico, di un Ponente abbandonato a se stesso e scarsamente sotto attenzione da parte del Comune, tanto che le sue delegazioni sono, in molti casi, aspetti deteriori di periferie.
“Zone - dichiara l’esponente del Pd - che pagano con le servitù, altre che ricevono in servizi, seppur tutte contribuiscono egualmente al bilancio comunale! Una serie di scelte politiche che dividono la città tra zone riqualificate e zone lasciate volutamente al degrado in particolare a Ponente, ma anche in altre fuori del centro città. Penso alla Valpolcevera, anche se analoghi problemi esistono pure in Valbisagno e centro storico”.
E la vis polemica di Maranini si spinge a criticare frontalmente il sindaco che, secondo lui, “incurante di intere delegazioni della città, meriterebbe di vedersi sottrarre dall’amministrazione e quindi dal bilancio tutti quei territori che ha così palesemente trascurato. Quasi da proporre l’autonomia dei Municipi, come, ad esempio, ha fatto Latina staccandosi da Roma e Portici da Napoli”. Le belle aiuole del levante, indica, sono state “finanziate comunque con i fondi destinati dai governi precedenti contro il dissesto idrogeologico”.