Attualità - 31 maggio 2021, 14:19

Valpolcevera, vaccinazioni avanti tutta. Bruni, responsabile Aft: “Così si azzera quasi il rischio Covid”

Nella zona si vaccina quasi tutti i giorni o si eseguono tamponi. Qualcuno rifiuta Astrazeneca: “Paura immotivata”. E ora si guarda all’estate temendo carenza di personale per ferie

Valpolcevera, vaccinazioni avanti tutta. Bruni, responsabile Aft: “Così si azzera quasi il rischio Covid”

Prosegue a ritmo serrato e con grande impegno il lavoro vaccinale in Valpolcevera. Tuttavia, lamenta il dottor Gianlorenzo Bruni, responsabile Aft (Aggregazione Funzionale Territoriale) della Bassa Valpolcevera “tanto lavoro ha forse meno risalto del dovuto. Il piano regionale indica due giorni al mese; noi, come Distretto 10, siamo invece quasi tutti i giorni coinvolti nel lavoro. Sia con vaccini oppure con tamponi”. 

E dal momento che, come avviene in diverse strutture e località, alcuni rifiutano Astrazeneca, il medico della Valpolcevera assicura che tale atteggiamento “è giustificato dalla sola paura. E se non accadesse che alcuni davanti a questo vaccino vanno via, potremmo farne in numero più alto”.  

“Noi - dice Bruni - usiamo Astrazeneca al Celesia come medici di famiglia e a Pontedecimo, dove trattiamo gli ultraottantenni, fascia che abbiamo praticamente finito avendone già vaccinato la grandissima maggioranza, usiamo Pfizer”. 

“Capisco - insiste Gianlorenzo Bruni - che possa esserci paura, ansia dopo tanta informazione, a volte forse eccessiva, non sempre precisa. Ma c’è allarmismo immotivato. Piuttosto dobbiamo non dimenticarci come una vaccinazione fatta nei modi adeguati porta, se non a zero ma quasi, la possibilità di ammalarsi di Covid”. 

Ed ammonisce al ricordo di chi ci ha lasciato: “Purtroppo tutti noi abbiamo avuto conoscenti o persino parenti che sono morti a causa di questo virus. Per cui dobbiamo vaccinarci per noi, ma soprattutto per gli altri e per primi per chi ci sta attorno”. 

In tutta questa situazione Bruni sottolinea un impegno sanitario aumentato notevolmente perché, spiega, “la gente ha ripreso a farsi curare anche per tutte le altre patologie”. Il responsabile Aft della vallata guarda ora all’estate con qualche motivo di preoccupazione circa il personale: “Dopo un anno e mezzo tanto gravoso ci saranno le ferie, il diritto alle vacanze, e qualche problema si potrà creare nei mesi estivi. Abbiamo già fatto segnalazioni in tal senso alla Asl sulla possibilità di trovarci con personale in numero scarso. Temo ci saranno problemi su questo fatto oneroso”. 

Dino Frambati

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