Politica - 02 luglio 2021, 15:14

Cassonetti sul marciapiede alla Foce, via tra pochi giorni

Torneranno nella postazione originale i bidoni dei rifiuti approdati in Consiglio del Municipio VIII Medio Levante a causa della loro presenza sul marciapiede in via Carlo Barabino in prossimità dell’angolo con piazza Palermo

Cassonetti sul marciapiede alla Foce, via tra pochi giorni

Cassonetti sul marciapiede, via tra pochi giorni: il presidente del Municipio VIII Medio Levante Francesco Vesco ha garantito nella videoconferenza dell’ultimo consiglio che la prossima settimana i cassonetti torneranno al loro posto; la questione è approdata in Consiglio ma anche sui social. I cassonetti di fatto sono sul marciapiede, una situazione intollerabile da residenti e passanti, ed è scattata l’interrogazione a risposta immediata presentata da Gian Carlo Moreschi, consigliere municipale di Italia Viva- Gruppo Misto.

Nell’oggetto dell’interrogazione Moreschi scrive: “‘Posizionamento di cassonetti su marciapiede in Via Barabino, angolo Piazza Palermo’. In premessa: l’attenzione alla qualità della mobilità stradale dei cittadini, che ‘deve essere considerata prioritaria e in particolare modo dei soggetti più fragili come i pedoni”. Moreschi ha rimarcato lo spazio residuo lasciato al passaggio pedonale, che non consente il passaggio a incrocio di due pedoni e rende difficoltoso quello di passeggini o sedie a ruote disabili: “Tale condizione stimola il pericoloso transito dei pedoni sulla sede stradale. Questa collocazione è evidentemente in contrasto con l’articolo 13, comma 6, del Regolamento per la gestione dei rifiuti urbani che testualmente recita: la collocazione dei cassonetti deve consentire le operazioni di svuotamento, movimentazione e lavaggio degli stessi e non deve creare intralci alla circolazione veicolare e pedonale. Inoltre: ogni successivo spostamento di cassonetti che riguardi un’intera via deve essere di massima concordato con la circoscrizione competente per territorio”. Il consigliere ha chiesto anche di capire il percorso decisionale che ha portato, indipendentemente dalla temporaneità o meno, alla soluzione adottata; la carreggiata oltretutto è utilizzata molto spesso dai tir di Esselunga proprio in orario d’ingresso scuole, fortunatamente ormai chiuse, ma non il mese scorso.

Vesco ha spiegato che lo spostamento di questi cassonetti è stato effettuato in due passaggi: “Prima erano situati all’uscita della galleria Mameli poi ci sono stati lavori e quindi sono stati spostati davanti al marciapiede sulla sede stradale, ma la Polizia locale ci ha invitato a spostarli, in quanto costituiscono intralcio alla circolazione. Entro il 30 giugno si chiudono i lavori all’ex istituto Nautico, pertanto una volta tolto il new jersey in settimana i cassonetti torneranno al loro post originale; ero informato di questa situazione ma ho dovuto scegliere tra eliminarli o lasciarli sul marciapiede”.

Moreschi, a commento dell’interrogazione, ha classificato 'testa camulata' - tipica espressione genovese - chi ha partorito una scelta così schizofrenica riguardo la collocazione seppur temporanea dei cassonetti che addirittura va contro un regolamento. “La questione del passaggio ristretto ha avuto una sua valenza di insensatezza anche per la particolare lunghezza del passaggio ristretto, sicuramente superiore a dieci metri. Non è un varco in cui l’alternanza del passaggio può essere un fastidio. Chiunque impegnasse quel corridoio stretto tra cassonetti e edificio impediva il passaggio in senso opposto per tempi non brevi. Questo in un punto di forte passaggio soprattutto nei giorni di mercato. Nella risposta è stata indicata una esigenza evidenziata dalla Polizia locale: lo capisco, ma bisognerebbe iniziare a capire che l'elemento debole che transita nelle strade è il pedone, non l'automobile”.

Rosa Cappato


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