Attualità - 06 luglio 2021, 13:35

L’altra faccia della Valpolcevera, poco conosciuta nella sua parte alta

La sindaca di Serra Riccò Angela Negri: “La vallata non si ferma a ponte Morandi, la parte alta ha grande bellezza e tesori artistici, adeguata a turismo ecologico, passeggiate e scoperta di siti culturali”

L’altra faccia della Valpolcevera, poco conosciuta nella sua parte alta

 

Turismo e politica. Connubio che può apparire strano ma che spiega di aver realizzato Cristina Lodi, consigliere comunale in Sala Rossa, del Partito Democratico, che ha partecipato ad eventi in ambito degli ‘Stati Generali della cultura in #Valpolcevera2’.

In particolare, spiega la Lodi, all’evento ‘#Sentieri di civiltà - La risorsa del #turismo a piedi2’. Il sito oggetto dell’interesse dell’iniziativa attuale è il bel Castello di San Cipriano di Serra Riccò, forse anche troppo poco conosciuto. “Un’occasione importante - spiega Cristina Lodi - per la quale ringrazio gli organizzatori dell’incontro e il Comune di Serra Riccò per scoprire e riscoprire la nostra Città metropolitana come museo a cielo aperto”.

E siccome il turismo e le bellezze non appartengono solo a luoghi lontani ma, molto spesso e come in questo caso, sono... a casa nostra, ecco che la Lodi esalta quelli che definisce “splendidi luoghi e bellissimi panorami in cui ritornare, grazie al ricordo e a un turismo lento che ripercorra la storia e le connessioni del nostro popolo”.

Tra questi, da citare una delle perle nostrane quali la via Francigena, amata e frequentata da chi è credente e la percorre come turismo religioso ma pure chi, molto più laicamente, ne fa una lunga ‘passeggiata’ che rievoca storia antica e bellezze naturali che esistono da sempre. Ed altro percorso magnifico è quello della via Postumia.

“Le amministrazioni locali - insiste Cristina Lodi - sono impegnate nel valorizzare e sostenere il turismo lento tramite la promozione dei luoghi simbolo e delle loro peculiarità e devono essere supportate da interventi a livello nazionale che rilancino la riscoperta del nostro entroterra”.

Conferma e rilancia i concetti con convinzione, l’attiva Angela Negri, sindaco di Serra Riccò, che informa come ci sia effervescenza di iniziative nell’Alta Valpolcevera. “Sono contenta di queste iniziative sul territorio - afferma - perché quando si parla di Valpolcevera sembra di non voler andare al di là di ponte Morandi, sembra che tutto inizi e finisca lì, mentre invece abbiamo molte bellezze da scoprire; zone poco sfruttate turisticamente e culturalmente”.

E cita il trenino di Casella, istituzione trasportistica suggestiva per tutta Genova, ma anche la via Postumia. “C’è poi anche un polo museale che verrà aperto tra non molto a Crocetta D’Orero”, sottolinea, esaltando la comodità di raggiungere la zona, “in bicicletta, a piedi, tutto a basso tasso di inquinamento dunque”.

“Tutto - spiega la Negri - per valorizzare il territorio, anche grazie all’architetto Alberto Podestà che da un po’ di tempo organizza questi Stati generali della cultura, ogni anno su un argomento diverso. Quest’anno il tema è quello dei sentieri e del turismo lento, che attira soggetti interessati al camminamento”.

Ma anche persone che fanno le guide turistiche, scrittori che producono libri sui sentieri, rileva il primo cittadino di Serra Riccò, che indica ancora un’autentica perla della zona nel Monastero di clausura delle Turchine a San Cipriano, dove sono custoditi importanti quadri del Piola.

“Un autentico tesoro - afferma Angela Negri - perché c’è tutta una quadreria dal ’700 in poi”. Insomma, una zona con grandi tesori architettonici, artistici e di cultura si potrebbe dire... della porta accanto. A pochissima distanza dal centro città del capoluogo ligure. Un’immagine della Valpolcevera poco conosciuta quanto attrattiva e bella. Da visitare con attenzione, immergendosi anche in una natura che poco o nulla ha da invidiare a luoghi magari lontani e famosi. Anzi, l’Alta Valpolcevera, nel suo insieme, può degnamente essere annoverata alle tante bellezze italiane molto conosciute e celebrate.


Dino Frambati

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