Raccontare Multedo attraverso le storie di chi l’ha vissuta e la vive, ma anche attraverso i suoi simboli, come l’associazione sportiva Multedo 1930 e la scuola ‘Vittorio Alfieri’, che hanno cresciuto generazioni di giovani appassionandoli allo sport e alla cultura.
È la sfida che si è posto Alberto Bruzzone, scrittore e giornalista, che dopo il successo dello scorso anno con la presentazione del suo libro, ‘Nostra Signora dei Galletti’ (“Quando invece di fare una presentazione al tavolo ho pensato di realizzare uno storytelling di Multedo tra musica e parole”, ricorda), ha voluto replicare l’atmosfera di quella serata rimettendo Multedo al centro di un evento.
Accanto a lui questa volta, mercoledì 14 luglio alle 21, nel campo sportivo presso i Giardini John Lennon, per ‘Multedo, è tutta un’altra storia. L’orgoglio si un quartiere e dei suoi simboli’, ci sarà anche Manuela Monaco, scrittrice e autrice del blog ‘Io parlo dal sola’, che leggerà i racconti che prima a voce Alberto esporrà. La musica invece sarà quella di Jacopo Saliani, il giovane dj che durante il primo lockdown ha proposto le canzoni sul tetto di un palazzo del quartiere, rompendo l’isolamento a cui la pandemia costringeva tutti. A cantare è Matteo Murgia, un altro ragazzo nato e cresciuto a Multedo, che duetterà con Michela Canepa, e visto che nulla è lasciato al caso e anche la cornice ha il suo valore, una scenografia fatta con le opere di Stefania Garbarino, pittrice con un atelier nel Ponente genovese e uno in Valle Scrivia, darà quel tocco d’arte in grado di contenere il tutto.
E se questo sarà il risultato finale, tutto è nato da una semplice chiacchierata tra amici, tutti innamorati del quartiere, e che avevano voglia di fare qualcosa per il loro territorio e i suoi abitanti: “Spesso Multedo è ricordata per le cose negative, per quello che non ha - spiega Bruzzone - invece noi parleremo delle cose belle che abbiamo, a partire dal fatto che questo è ancora una dei pochi quartieri in cui ci si chiama tutti per nome, ci si conosce e ci si aiuta vicendevolmente, lontano dai quartieri dormitorio che spesso si incontrano attorno alla grande città. Sarà un omaggio alle persone, come i partigiani vissuti qui e a quei simboli, dalla scuola ‘Vittorio Alfieri’ alla società sportiva Multedo 1930; realtà che vanno difese e tramandate”, racconta l’autore, che di Multedo è innamorato. Le storie sono tutte inedite, anche se non mancherà qualche riferimento al libro. Protagonista sarà la storia di tutti, ma anche quella personale di chi a Multedo è nato e cresciuto e qui ha trovato un posto che è più di una casa.