Politica - 04 agosto 2021, 07:26

Referendum abrogativo giustizia, il Pd in Regione non partecipa al voto: "E' solo uno strumento di propaganda politica della Lega"

Mai (Lega): "Via libera di Regione Liguria alla richiesta della Lega ai sei referendum, ma le sinistre allergiche al voto"

Referendum abrogativo giustizia, il Pd in Regione non partecipa al voto: "E' solo uno strumento di propaganda politica della Lega"

“Il Referendum abrogativo sulla giustizia presentato dalla Lega in Regione è solo uno strumento di propaganda politica, visto che al governo è in corso una riforma della giustizia che la stessa Lega sta votando favorevolmente”, è il commento del capogruppo del Partito Democratico-Articolo Uno in Regione Luca Garibaldi rispetto alla richiesta del Carroccio di inserire la Liguria tra le Regioni che sottoscrivono il referendum.

“Non partecipiamo quindi alla votazione di una richiesta infondata, visto che le cinque Regioni necessarie per presentare il referendum ci sono già e quindi aggiungere la Liguria non è necessario. Uno scenario che conferma lo scopo meramente propagandistico della Lega”, osserva Garibaldi.

Il consigliere regionale Enrico Ioculano, aggiunge: “Il giudizio su questa farsa del referendum non può che essere negativo, ci troviamo di fronte a un partito che propone un documento che per alcuni quesiti ha effetti completamente opposti a quelli propagandati. Inoltre è paradossale che un partito di governo che sta partecipando alla riforma della giustizia, anziché lavorare sul campo, promuova contestualmente un referendum su tematiche equivalenti: è evidente che lo faccia solo per farsi notare e fare polemica”.

“La politica e le istituzioni chiederebbero maggiore serietà - commenta il consigliere regionale Pippo Rossetti - . Un referendum proposto dalle Regioni dovrebbe riguardare materie concrete che fanno riferimento alle competenze regionali, non a materie di esclusiva responsabilità dello Stato. Una forzatura solo propagandistica perché basta leggere i quesiti per capire che sono incomprensibili e quindi inammissibili”.

“Di fronte a una riforma della giustizia così importante come la Riforma Cartabia credo che i referendum abrogativi proposti dalla Lega siano delle inutili provocazioni con un unico fine: la ricerca spasmodica del consenso elettorale”, dichiara il consigliere regionale Roberto Arboscello.

“È un nostro dovere, delle istituzioni, riformare la giustizia. Ma le riforme di tali portate vanno fatte in Parlamento, non con dei referendum. Chi non è riuscito a sabotare la riforma in parlamento prova ora la carta referendaria. Chi guarda solo al consenso elettorale non fa bene al paese e agli italiani”, conclude.

"Una Giustizia giusta. Anche i magistrati, quando sbagliano, devono pagare con un giusto indennizzo. L’Assemblea legislativa della Liguria oggi ha dato il via libera alla presentazione della richiesta dei sei referendum abrogativi sulla Giustizia, per i quali la Lega sta raccogliendo le firme sul territorio. Esprimiamo soddisfazione: alla decisione della Liguria e delle altre Regioni che hanno approvato i quesiti referendari si affianca l'opera di raccolta firme che prosegue senza sosta nel Paese. Il nostro impegno è quello di far votare i cittadini su un tema molto sentito. Spiace constatare che la minoranza abbia invece abbandonato l’aula, facendo ostruzionismo contro i referendum, e voglia impedire ai liguri e agli italiani di votare. Un atto democratico e di libertà, rispetto al quale le sinistre hanno ormai sviluppato una vera e propria allergia. Ricordiamo che, oltre alla responsabilità diretta dei magistrati, i quesiti riguardano i limiti agli abusi della custodia cautelare, la separazione delle carriere, l’equa valutazione dei magistrati, la riforma del Csm, l’abolizione della Legge Severino”. Lo ha dichiarato il capogruppo regionale Stefano Mai (Lega).

Comunicato Stampa


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