Politica - 11 agosto 2021, 15:02

Anche nel Municipio VII Ponente ci sarà una sala del commiato laica

Passa all’unanimità la mozione proposta dal capogruppo di A Sinistra Filippo Bruzzone e presentata dai capigruppo di maggioranza e dal Movimento 5 Stelle; al momento l’unico servizio di questo tipo è svolto nel Cimitero di Staglieno

Anche nel Municipio VII Ponente ci sarà una sala del commiato laica

All’interno del territorio del comune di Genova attualmente l’unica sala del commiato laica, ovvero l’unica atta ad ospitare cerimonie funebri con rito non religioso, si trova nel Cimitero di Staglieno; in futuro però ne verrà allestita una pure sul territorio del Municipio VII Ponente grazie all’approvazione all’unanimità nel corso dell’ultimo Consiglio municipale di una mozione apposita.

Il documento s’intitola ‘Creazione sala del commiato laica presso il territorio del Municipio VII’ ed è stato presentato dai gruppi di maggioranza su proposta di Filippo Bruzzone, capogruppo di A Sinistra al parlamentino di piazza Gaggero. Insieme a lui hanno firmato Ugo Truffelli del Partito Democratico, Giovanni Battista Sacco della Lista Crivello, Fabio Quartino del Gruppo Misto e Carlo Calcagno di Chiamami Genova. Quindi la proposta ha raccolto la sottoscrizione anche da parte del Movimento 5 Stelle e, al momento del voto, il parere favorevole di tutti i gruppi di minoranza. Nel testo dell’atto Bruzzone e i colleghi ricordano che “in tutte le culture del mondo il passaggio dalla vita alla morte ha una qualche forma di rito, in particolare di natura religiosa. Ma, a partire dal XVII secolo, in Europa è emersa l’esigenza di avere uno spazio di saluto, anche in forma laica, senza la necessità di riti religiosi e molti cittadini hanno espresso una sensibilità inequivocabile, che mira ad avere una sala del commiato laica anche nel territorio del Municipio VII Ponente”.

La mozione ricorda il quadro normativo attualmente in vigore: “Da un punto di vista delle leggi in Italia lo svolgimento di funerali è regolato dal Dpr 285/90, successivamente modificato con altri provvedimenti per renderlo sempre più attuale alle esigenze della comunità. Questo testo ha una sezione dedicata alle persone atee, tra cui la previsione di spazi adeguati all’interno di cimiteri. Purtroppo, però, alcuni enti locali hanno disatteso le responsabilità a loro attribuite dalla legge”. Si cita il caso della Regione Liguria che “si è dotata della legge regionale n. 15/2020 ‘Disciplina in materia di attività e servizi necroscopici, funebri e cimiteriali e norme relative alla tumulazione degli animali di affezione’ che all’articolo 4 lett. b. pone in capo ai Comuni la responsabilità d’assicurare ‘spazi pubblici idonei allo svolgimento di riti funebri nel rispetto della volontà del defunto e dei suoi familiari’ e all’articolo 17 stabilisce i criteri base per la costituzione di una sala del commiato”.

Il capogruppo di A Sinistra e gli altri capigruppo di maggioranza fanno notare “che in larga parte del continente europeo, in particolare nel Nord Europa, la pratica del funerale civile fa ampiamente parte delle possibilità per salutare i propri cari. Da noi nel 2011 il comune di Genova ha istituito nel Cimitero di Staglieno una sala del commiato laico: una struttura senza simboli religiosi e aperta a tutti, ma l’uso di tale spazio ha canoni prestabiliti con apposito preziario e, per le ragioni sopra esposte, avere un unico spazio di tale natura su tutto il territorio comunale non corrisponde alle esigenze, né alla sensibilità di buona parte di cittadine e di cittadini. Inoltre il Consiglio comunale ha già avuto modo d'esprimersi in materia di sale del commiato laiche con la mozione n. 18/2020 e il Municipio VII Ponente ha chiesto più volte questi locali”.

Per tutti questi motivi la mozione invita il presidente del Municipio VII Ponente Claudio Chiarotti e tutta la Giunta municipale “ad attivarsi con l’assessorato competente, gli enti e gli uffici preposti, al fine che venga creata, anche nel territorio del Municipio VII Ponente, ad un piano terra, una sala del commiato laica, senza simboli religiosi, e aperta a tutti. Inoltre, si chiede che venga previsto, sempre di concerto con l’assessorato competente, gli enti e gli uffici preposti, che per la cerimonia di commiato la sala in oggetto sia ad ‘offerta libera’ o comunque che venga stabilito un prezzario concretamente sostenibile anche per chi vive in ristrettezze economiche”.

Bruzzone commenta l’esito del voto: “Personalmente credo che la laicità sia uno dei valori fondamentali della nostra democrazia. Per questo in una città come Genova è impensabile che ci sia una sola sala laica del commiato: questo significa non dare a tutte e tutti pari opportunità in un momento cruciale e tragico della nostra vita: il lutto. Ecco perché a nome della maggioranza di centro sinistra e M5S ho presentato una mozione per creare anche sul territorio del Municipio VII Ponente una sala dove tutte e tutti, atei, agnostici o persone che professano un credo diverso da quello cattolico, possano darsi in maniera dignitosa l’ultimo saluto. La mozione è passata all’unanimità. Una buona notizia, un atto di vera giustizia sociale e parità, ora al lavoro: non ci rimane che realizzare la sala per essere liberi di prendere commiato come meglio crediamo”.

Alberto Bruzzone


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