Primo giorno di scuola per migliaia di studenti genovesi che dopo due anni di didattica a distanza tornano tra i banchi, nella speranza comune che gli istituti non vengano mai più chiusi per un aumento dei contagi.
Questa mattina al Cassini abbiamo incontrato gli studenti, tutti più o meno contenti del rientro in classe in sicurezza. Tanti ci hanno infatti detto di essersi già vaccinati, nonostante la minore età, e che in classe sono favorevoli a mantenere distanziamento e mascherina.
"Con la dad - spiega un rappresentante d'istituto - abbiamo disimparato a studiare, era pesante seguire le lezioni al computer, però questo non ha inciso sulla valutazione finale".
Sui trasporti non si segnalano particolari problemi, ha quindi funzionato il piano di Amt che ha messo a disposizione più corse proprio in vista dell'inizio dell'anno scolastico.
Rimane il problema delle cosiddette classi pollaio che in Liguria sarebbero, secondo le stime, oltre 600. Per questo il governo ha stanziato fondi per l'assunzione di nuovi docenti, che però, come sottolineato da Erica La Barbera, insegnante genovese, membro del coordinamento docenti, si esauriranno a dicembre.















