Economia - 24 settembre 2021, 07:00

Le conseguenze psicologiche del Covid

I sintomi del Covid-19 sono di differente entità in base alla gravità della malattia, e possono comportare asintomaticità (assenza totale di sintomi pur in presenza di virus nell’organismo umano) come casi di febbre, mal di gola, tosse, affaticamento, dolore muscolare e debolezza

Le conseguenze psicologiche del Covid

Cos'è il Covid 

La sindrome respiratoria Coronavirus-2 è il nome attribuito al coronavirus del 2019. “Covid-19” è il nome attribuito alla malattia legata al virus. I coronavirus sono virus che sono soliti circolare tra gli animali, ed alcuni di essi possono infettare anche l’uomo. Animali come cammelli, zibetti e pipistrelli possono trasmettere i coronavirus agli uomini.

I sintomi del Covid-19 sono di differente entità in base alla gravità della malattia, e possono comportare asintomaticità (assenza totale di sintomi pur in presenza di virus nell’organismo umano) come casi di febbre, mal di gola, tosse, affaticamento, dolore muscolare e debolezza. I casi più severi possono presentare complicazioni quali polmonite e sindrome da distress respiratorio acuto, sintomi potenzialmente mortali per l’uomo. Altri sintomi comuni legati al Covid-19 sono perdita o diminuzione dell’olfatto, perdita o alterazione del gusto. Ulteriori sintomi possono includere mialgia, brividi, cefalea, astenia, diarrea e vomito.

Cos'è il Long Covid 

Il Long Covid (detto anche “sindrome post Covid-19”) è una sindrome successiva al Coronavirus-2, che può debilitare il paziente in vari modi successivamente alla negativizzazione, ovvero dopo la guarigione dal virus e dopo la rimozione del virus dall’organismo. Molti pazienti contagiati dal Covid-19 hanno avuto manifestazioni cliniche, le quali non si sono fermate alla guarigione virologica, ma hanno avuto effetti ricorrenti successivamente rispetto ad essa. Tra i sintomi più comuni di questa sindrome troviamo affanno, fatica, ansia, depressione, difficoltà nel camminare, dolori muscolari, deficit cognitivi, vertigini e astenia.

I sintomi del Long Covid, per la natura multiorganica della sindrome, interessano vari organi e impattano differentemente ogni paziente. Non vi sono riscontri chiari riguardanti la natura della malattia, poiché non sappiamo se questa venga causata direttamente dal virus, se venga provocata dallo stress o se sia legata al trauma dell’infezione da Covid-19. Il sintomo chiave del Long Covid è, oltre alla perdita dei sensi del gusto e dell’olfatto, la stanchezza. Un altro sintomo comune in coloro che subiscono gli effetti del Long Covid risiede nella “nebbia mentale”, o “brain fog”, una sensazione che è caratterizzata da problemi di memoria e concentrazione, oltre al costante senso di stanchezza. Questa condizione viene detta “encefalomielite mialgica”, o “sindrome da stanchezza cronica”, e spesso si manifesta dopo un’infezione. Tuttavia, i meccanismi che regolano la genesi ed il progresso di questa condizione non sono, ad oggi, del tutto chiari.

Conseguenze psicologiche sugli adulti

Pur considerando l’efficacia della campagna vaccinale che si sta svolgendo in Italia, al fine di contrastare e ridurre gli effetti deleteri del Covid-19, non ci si è probabilmente soffermati abbastanza sulle conseguenze psicologiche di questo periodo di pandemia e del conseguente isolamento sociale sulle persone. Sono molti infatti gli psicologi che hanno evidenziato come molti fattori come la reclusione in casa, l’isolamento sociale e l’incertezza generale hanno infatti rappresentato una dura sfida per tutti i cittadini italiani. Inoltre, se consideriamo coloro che già erano affetti da ansia e/o depressione, tali pazienti hanno probabilmente visto un aggravarsi della loro situazione. Se sei interessato ad approfondire queste tematiche puoi consultare uno dei tanti siti di psicologia, clicca qui.

Se consideriamo il caso della quarantena, dopo soli dieci giorni dall’inizio dell’isolamento, si osserva che la mente inizia a cedere. Dal giorno undici compaiono nervosismo, ansia maggiore e stress. Inoltre, una significante conseguenza del Covid comporta la paura di essere infettati o di poter inconsapevolmente infettare gli altri. Questo a causa della situazione di pandemia, che porta la mente a sviluppare delle paure irrazionali. Un’altra conseguenza del Covid-19 sta nella noia e frustrazione causate dal virus, a causa della ridotta o assente interazione sociale per settimane o mesi, che ha portato i pazienti a doversi barricare in casa, scatenando possibili sintomi di tipo depressivo. Altre conseguenze sono risiedute nello shopping compulsivo effettuato nei supermercati, con scorte esagerate ed immotivate, oltre alla perdita di fiducia rispetto alle fonti d’informazione ufficiali. Un dato sensibile su questo tema è dato dall’incremento dei flussi di traffico sui principali portali di psicologi in Italia presenti in rete: sintomo questo della presenza di una esigenza sempre crescente.

Conseguenze sui bambini

Vi sono varie conseguenze rispetto alla salute mentale dei bambini in un contesto di pandemia. Il primo fattore riguarda il distanziamento sociale: nei più piccoli, specie nei maschi, il non poter fare giochi fisici genera irrequietezza e sintomi psicosomatici. La solitudine può essere acuita dall’impossibilità di far parte di un gruppo sociale, con tutte le sue dinamiche. Il ruolo della compagnia nello sviluppo psicologico dei bambini è vitale, e la pandemia ha interrotto le dinamiche tipiche delle combriccole di bambini. Inoltre, vi è un’alta incidenza di disturbo da stress post-traumatico (“PTSD”) nei bambini che sono stati messi in quarantena.

Un altro fattore importante da considerare per quanto concerne questa situazione sta nella mancanza di routine scolastica, un fattore chiave che permette ai giovani di organizzarsi. L’assenza di ordine può portare irrequietezza, destabilizzazione, attesa che l’ordine venga ripristinato. Il senso di identità dei giovani potrebbe vacillare, in assenza di una routine scolastica in presenza. Inoltre, un altro fattore da considerare legato al Covid-19 sta nell’ansia e nell’incertezza dovuta alla malattia e la paura dei genitori. Infatti, per proteggere i bambini, gli adulti potrebbero estrometterli dai discorsi sul Covid-19, portando i bambini ad acquisire poche informazioni confuse riguardo allo stato attuale delle cose. Il comportamento dei genitori può portare i bambini a percepire la situazione come una grave minaccia, innalzando i livelli di ansia. Ciò può portare ad un eccessivo attaccamento, disattenzione ed irritabilità.

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