Municipio Centro Ovest - 24 settembre 2021, 11:10

Genova segua La Spezia, che 'intuba' le ferrovie portuali producendo energia

L'appello di Fabrizio Maranini, presidente della seconda Commissione del Centro Ovest, che indica l’iniziativa spezzina come da seguire e critica le soluzioni genovesi di far passare treni in piena zona Certosa-Campasso, tra scuole, case e ospedale

Genova segua La Spezia, che 'intuba' le ferrovie portuali producendo energia

“Mentre l’Autorità Portuale di La Spezia inscatola le linee ferroviarie merci per salvaguardare la salute dei lavoratori e dei cittadini e trarne energia elettrica, la nostra (Genova, ndr) fa costruire linee nuove, su tratti del 1800 a meno di 5 metri dalle case e dalle scuole della città”.

Affermazione che suona come accusa, da parte di Fabrizio Maranini, presidente della Seconda Commissione Municipio II Centro Ovest, da sempre critico verso il progetto dell’ultimo miglio, peraltro contestato da più parti e in primo luogo dai cittadini di Certosa, nonché oggetto da tempo di un acceso dibattito, ben lontano da essere concluso.

“La nostra Amministrazione Comunale - dichiara Maranini - che dovrebbe puntare principalmente alla tutela della salute dei cittadini di Genova, si limita a chinarsi ai voleri di Rfi, che disdegna persino Consigli e Commissioni, oppure agli interessi privati di chi vuole tener divise le linee merci rendendole esclusive per questo o quel terminalista, senza controllare meglio quei progetti, nel tratto di sua competenza, dei quali non si sa nulla, neppure se esistano”.

In particolare la contestazione di Maranini, non di oggi, ma contingentemente ribadita attraverso un parallelo con La Spezia, prende spunto dal fatto che dal porto della città dell’estremo levante, per bocca del presidente Mario Sommariva, si è fatto di recente sapere come per l’Autorità di Sistema Portuale del Mar ligure orientale ci siano 22 milioni più 5 derivanti dai 270 del Ministero della Transizione Ecologica per rimodernare i porti attraverso energia rinnovabile ed efficienza energetica. Denaro con cui non si penserà solo alle banchine ma anche ai collegamenti, con copertura della rete ferroviaria portuale, una specie di tubo che potrà pure produrre energia fotovoltaica fino a 6 megawatt ed eliminare il rumore dei convogli.

Un esempio da cogliere al volo anche nella zona tra Sampierdarena e la Valpolcevera, dov’è previsto il passaggio dei treni, secondo il presidente di Commissione in via Sampierdarena, che insiste: “Per collegare il porto di Sampierdarena oltre il valico appenninico esiste già un altro ‘ultimo miglio’, che è la linea ferroviaria sommergibile”.

Linea, a parere di Maranini, “oggi molto sottoutilizzata” per cui dichiara che “non ne serve un’altra, che per giunta sarebbe pure pericolosa in quanto troppo vicina ai palazzi, alle scuole e a uno dei principali ospedali della città di Genova, che è il Villa Scassi”.

Ma Maranini tiene a precisare che non si limita alla protesta, ma intende usare questa distonia tra il capoluogo ligure e La Spezia, per portare un’ulteriore voce di dissenso nelle istituzioni interessate al progetto e alle varie linee ferroviarie. E lancia un appello: “È urgente una partecipazione più attiva da parte di tutti! Per favore, chi desidera che si eviti la più catastrofica e inutile servitù per Sampierdarena mi contatti personalmente”.

Dino Frambati

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