Attualità - 01 ottobre 2021, 12:56

Parchi liguri, Legambiente: "Bisogna sostenere la rete delle aree marine protette e di tutti i parchi"

E spronano il presidente Toti: "Convochi gli Stati Generali dei parchi"

Si sono svolti ieri gli stati generali del Parco nazionale delle Cinque Terre a Lerici dove il Presidente della Regione ha rilasciato altisonanti dichiarazioni per sottolineare l'importanza di questo territorio protetto. “Noi dobbiamo ripartire considerando che il Parco nazionale delle Cinque Terre è uno straordinario valore per questo territorio e per tutta la Liguria, un marchio da valorizzare” ha dichiarato.

«Ci chiediamo cosa aspetti allora Toti a convocare gli stati generali dei parchi liguri, a sostenere l'importanza della rete delle aree marine protette e a ripartire e rilanciare il Parco Nazionale di Portofino, il cui iter ha tenuto immobile per più di tre anni» dichiara Santo Grammatico, Presidente Legambiente Liguria.

«I parchi regionali - continua Grammatico - sono sostanzialmente commissariati (quattro su sei hanno lo stesso Direttore), vuol forse dire che non possiedono valori,  identità culturali, qualità enogastronomiche, paesaggistiche e naturalistiche rappresentativi della Liguria? Due pesi e due misure, una Liguria di serie A e una di serie B evidentemente, con parte del territorio del Comune di Urbe che attende, dal 2017, di essere compreso nel Parco regionale del Beigua e invece si ritrova, grazie alla Regione, con la spada di Damocle della concessione per effettuare ricerche per l'apertura di una cava di titanio».

 

«Gli stati generali si sono svolti a Lerici, comune che si trova nel Parco di Montemarcello-Magra-Vara, dove da tempo chiedono di entrare Luni, Castelnuovo, Riccò del Golfo, Pignone e non ricevono risposta. Un parco, quello di Montemarcello, che dovrebbe diventare interregionale e nazionale, come previsto dalla proposta di legge presentata in Parlamento». 


«Ci auguriamo che quanto dichiarato a Lerici dal Presidente Toti rappresenti una svolta nelle politiche regionali sui parchi - conclude Grammatico - anche in funzione delle prospettive che si potranno avere dall’utilizzo del fondi del PNRR e della Strategia Europea della Biodiversità che prevede al 2030 di portare al 30% la superficie di territorio protetto a mare e terra».

Comunicato stampa