Unipol ha deciso unilateralmente che lo Smart Working finisce qui, ovvero, dal 4 novembre tutti al lavoro senza un confronto sindacale corretto. Anche in Liguria, come in tutta Italia, è previsto il rientro massivo di circa 300 dipendenti in azienda: il sindacato verrà convocato per un “accordo strutturale” solo dopo il rientro di tutti i lavoratori. Purtroppo si profila un grave rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
In questo contesto preoccupante, Uilca Gruppo Unipol Genova e Uilca Liguria proseguiranno con la richiesta di un tavolo unitario e urgente per definire la nuova situazione su lavoro agile e green pass. Il tentativo di Unipol di mettere all’angolo le parti sociali, è fortemente contrastato da Uilca che chiede maggiore attenzione per i lavoratori che, di punto in bianco, si ritroveranno a condividere spazi senza un criterio.
“Avremmo voluto confrontarci e presentare all’azienda le nostre proposte sul tema del lavoro agile: volontarietà, alternanza giornate in presenza, disconnessione, ristori, orario di lavoro, pendolarismo, lavoratori fragili, caregiver ecc.. – spiega Claudio Pellizzeri, segretario regionale Uilca Liguria - Avremmo voluto aprire un tavolo organico con più attori, sindacato, Gruppo Agenti, RLS, per attestare in sicurezza l’operato di tutti i lavoratori. Sul tema del green pass, l’azienda dovrà farsi carico a proprie spese di test molecolari o antigenici rapidi al fine del rilascio del certificato verde, questo deve essere chiaro”.
Su questi temi non si scherza: auspicando la ripresa di relazioni sindacali corrette con Unipol e una forte azione sindacale unitaria, la Uilca non esclude il coinvolgimento dei lavoratori per definire tutte le azioni da intraprendere per contrastare un modus operandi discutibile.