Non serviva un mago, né un indovino, per prevedere che il sottopasso di via Pacoret de Saint Bon, a Multedo, si sarebbe nuovamente allagato, con le prime forti piogge. Non servivano profeti, semplicemente perché i lavori di prevenzione non sono mai stati terminati, le caditoie non sono state pulite, i tombini non sono stati puliti e, soprattutto, non è stato eliminato il ‘tappo’ alla foce del Rio Rostan, situazione che si trascina da moltissimi anni e sinora non c’è stato verso di veder completato questo cantiere, nonostante le innumerevoli promesse da parte di Palazzo Tursi e le altrettanto innumerevoli pressioni nei confronti dell’Autorità di Sistema Portuale.
Che cosa complica, infatti, questa vertenza, rendendola ancora più in salita rispetto al solito? La complica il fatto che si tratta di una porzione di spiaggia, e quindi di competenza dell’Authority, la quale però, ha ricevuto ripetuti solleciti da parte del Comune.
Non stappare la foce del Rio Rostan significa, oltre a una situazione allucinante dal punto di vista ambientale, anche un non corretto scarico delle acque nel mare, con la conseguenza che le acque stesse tornano indietro, risalgono dai tombini e finiscono per allagare le strade.
Via Pacoret de Saint Bon, peraltro, non è una strada secondaria: è quella che si trova in fondo alla rampa autostradale del casello di Genova Pegli, da cui quindi transitano ogni giorno migliaia di mezzi. È anche quella che spesso viene imboccata contromano dai Tir, ma questa oggi è un’altra storia e, per rimanere in tema, va invece risolta, una volta per tutte, la questione del Rio Rostan, perché già un ritardo così clamoroso è insopportabile, ma ulteriori perdite di tempo diventano negligenza e irresponsabilità belle e proprie.
A intervenire nuovamente sulla questione, come già ha fatto in passato, è Mauro Avvenente, consigliere comunale e capogruppo di Italia Viva in Sala Rossa. Con una lettera inviata al sindaco di Genova Marco Bucci, all’assessore Pietro Piciocchi e al presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, Avvenente ha chiesto che venga urgentemente aperto un tavolo di confronto affinché venga affrontata e risolta la grave situazione alla foce del Rio Rostan di Multedo.
“Già molte volte - spiega - è stato segnalato che l’abbandono del cantiere, causato da un palleggio di competenze tra Comune di Genova e Autorità Portuale, ha provocato il sorgere di un acquitrino putrescente proprio sulla spiaggia frequentata dai cittadini tutti, ma anche dai bambini usi a giocare lì accanto. Il cantiere è stato abbandonato dopo che Aster ha rimosso la tombinatura e prima che questa venisse riposizionata. Una situazione di potenziale grave pericolo, a cui occorre mettere mano al più presto, prima che si verifichino incidenti. Il crollo del Ponte Morandi dovrebbe avere insegnato, almeno, a intervenire con metodo e prevenire i danni finché si è in tempo”. Dovrebbe. Il condizionale è d’obbligo quanto mai.