Municipio Medio Ponente - 07 ottobre 2021, 10:00

Ex stazione ferroviaria di Pra', lavori in dirittura d'arrivo

Il cantiere sta per essere completato, ma c’è ancora incertezza su che cosa ospiterà il piano terra dell’edificio. Per il piano superiore, continua a essere avanzata la richiesta di aule studio

Ex stazione ferroviaria di Pra', lavori in dirittura d'arrivo

I lavori di ristrutturazione e di ripristino dell’ex stazione ferroviaria di Pra’ sono ormai in fase di completamento, ma non è ancora chiara quale sarà la destinazione d’uso finale di questo spazio. Si sono fatte tante ipotesi, sono state avanzate parecchie proposte, eppure una direzione definitiva non è stata intrapresa.

I consiglieri municipali, con in testa Filippo Bruzzone di A Sinistra, hanno chiesto chiarezza più volte, e hanno spinto perché al piano superiore dell’ex stazione venissero create delle aule studio. Intanto, del tema si è parlato in una delle ultime sedute del Consiglio Comunale, grazie all’interrogazione a risposta immediata (ex articolo 54) che la capogruppo della Lega a Palazzo Tursi, Lorella Fontana, ha rivolto all’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Pietro Piciocchi. La stessa Fontana, in passato, si era fatta portavoce della proposta di realizzare, all’interno di questo edificio, un centro per la cura e l’assistenza delle persone affette da disturbi del comportamento alimentare.

Nella sua interrogazione, la consigliera comunale ha domandato a che punto sono i lavori all’ex stazione ferroviaria e quale sarà il suo futuro. Piciocchi spiega: “L’intero edificio è composto da un corpo centrale a pianta quadrata che si sviluppa su due piani fuori terra e da due ali laterali. Il primo lotto funzionale dei lavori prevedeva la ristrutturazione dei locali posti al piano terra dei soli corpi centrali di levante con esclusione quindi del piano terra lato ponente e del primo piano corpo centrale. A oggi sono stati eseguiti e terminati i lavori, dal punto di vista edilizio strutturale ed impiantistico, in data 17 maggio 2021, per realizzare il progetto definitivo approvato dall’amministrazione comunale con delibera di giunta comunale numero 287 del 17 ottobre 2019”.

Quindi, il discorso della destinazione: “Si ipotizza - prosegue Piciocchi - l’inserimento di un mercato di prima vendita a chilometri zero, ma dobbiamo confrontarci e potrà trovare locazione nella sola ala di levante e al piano terra del corpo centrale: per tali lavori è in corso di definizione il certificato di regolare esecuzione ad approvazione e, in seguito, i locali verranno consegnati alla Direzione Patrimonio. Relativamente al secondo lotto funzionale, riguardante il piano terra lato ponente e il primo piano del corpo centrale, ci stiamo confrontando con la direzione perché, chiaramente, occorrono delle indicazioni circa la destinazione d’uso di questi locali per impostare correttamente la progettazione: quindi sarà mia cura e mio impegno aprire il confronto per individuare le soluzioni”.

Tra le ipotesi, c’è appunto quella delle aule studio. Questa proposta è stata al centro di una mozione presentata dai gruppi di maggioranza al Consiglio di Municipio del VII Ponente e votata all’unanimità. A firmarla, Filippo Bruzzone di A Sinistra, Giovanni Battista Sacco della Lista Crivello e Ugo Truffelli del Partito Democratico.

Nel documento, si metteva in evidenza come “ad oggi sul territorio municipale, che per estensione rappresenta il 30% del territorio comunale, sono presenti come unici centri di studio la Biblioteca Civica Benzi di Voltri, e la Biblioteca Firpo di Ca’ Nuova, quindi in molti casi la comunità studentesca ponentina è costretta a recarsi fuori dal territorio municipale per studiare, in primis presso la Biblioteca Bruschi - Sartori di Sestri Ponente”.

Veniva perciò chiesto al presidente e alla giunta del Municipio “di attivarsi con le funzioni e gli enti preposti al fine di sondare la possibilità di creare presso il nostro territorio aule studio accessibili a tutti/e gli/le studenti/esse in quei quartieri non serviti da un servizio di biblioteca, o comunque distanti dalle biblioteche sopra menzionate, quali Palmaro, Pra’, Pegli Lido e Pegli. E di verificare, come primo luogo idoneo a tale scopo, la disponibilità della struttura della vecchia stazione ferroviaria di Pra’”. Ora è il momento di far tornare vivo questo discorso.

Alberto Bruzzone

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