Attualità - 12 ottobre 2021, 19:31

A Pietro Salini la cittadinanza onoraria della città di Genova

Conferita oggi a Pietro Salini, Amministratore Delegato di Webuild, la cittadinanza onoraria della città di Genova

A Pietro Salini la cittadinanza onoraria della città di Genova

 

Conferita oggi a Pietro Salini, Amministratore Delegato di Webuild, la cittadinanza onoraria della città di Genova. Un riconoscimento denso di significato, che conferma il forte impegno di Webuild nei confronti della città e della regione Liguria.

Le motivazioni dell’onorificenza, illustrate dal Sindaco Marco Bucci, ricordano il ruolo avuto dal Webuild nella costruzione del nuovo Ponte Genova San Giorgio, un’opera diventata simbolo di ripresa e modello virtuoso per la realizzazione di opere sostenibili e di qualità in tempi rapidi: il Modello Genova, basato su un approccio collaborativo esteso tra pubblico e privato, che il Gruppo sta già replicando in alcuni dei 27 progetti infrastrutturali che ha in corso in Italia, in cui è coinvolta una filiera di 7.000 imprese.

“Ricevere questa onorificenza è per me motivo di grande orgoglio, e la voglio virtualmente condividere con tutti coloro che hanno reso possibile la ricostruzione del Ponte di Genova”, ha dichiarato Salini. “Genova è la patria di Cristoforo Colombo, un grande innovatore che ha avuto il coraggio di affrontare grandi sfide. E rappresenta oggi il modello del fare e della ripartenza con le infrastrutture. La città sta vivendo oggi con tutta la regione Liguria un momento di grande effervescenza per il rilancio dell’economia e dell’occupazione, con un nuovo approccio di trasparenza e di collaborazione estesa tra istituzioni, imprese, università, territorio. Questo riconoscimento conferma che il Gruppo insieme a tutti gli altri attori in gioco per il Ponte di Genova è stato motore della ripresa di questa città che tanto ha sofferto. Le infrastrutture possono avere un ruolo importante per il rilancio dell’economia dell’Italia e per garantire un futuro ai nostri giovani. Vogliamo continuare ad essere presenti sul territorio, non solo con le opere che stiamo realizzando ma con una più ampia collaborazione di territorio”.

“Il solo Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova rappresenta il più grande cantiere italiano in termini di filiera di fornitori”, ha continuato Salini. “Parliamo di 5.000 lavoratori diretti e indiretti e oltre 2.300 imprese tra fornitori e subfornitori che, con Webuild, stanno mettendo al servizio dell’Italia competenze e know how di livello assoluto. Un’opera che vuole essere coerente con il messaggio che vogliamo trasferire: le infrastrutture devono essere innovazione, tecnologia, affidabilità, trasparenza, motore di traino per la ripresa, aggregatore di valore per la filiera tutta e generatore di opportunità di crescita diffusa. Un collegamento importante che unirà Genova a Milano che vogliamo realizzare mettendo al centro la sicurezza, dei lavoratori e dell’infrastruttura”.

I progetti infrastrutturali in corso sono solo un capitolo del forte legame che unisce Webuild alla città di Genova. Webuild ha infatti rafforzato la collaborazione con l’Università di Genova, da cui è nato UniWeLab, laboratorio di ricerca e modello di open innovation. Un segnale di attenzione verso i giovani che si traduce nelle tante iniziative finalizzate all’orientamento professionale, alla selezione di profili di talento, al loro inserimento nei cantieri del Gruppo in tutto il mondo, al tutoraggio per percorsi di carriera nel settore delle costruzioni, oltre che in programmi di formazione, borse di studio e talent attraction, che da anni il Gruppo realizza in partnership con numerose università in Italia e nel mondo.

Il Gruppo Webuild è leader mondiale nel settore delle infrastrutture sostenibili, con una presenza in 50 paesi e un track record che include la realizzazione di circa 80.300 km di strade e autostrade e 946 km di ponti e viadotti. Tra i progetti già realizzati, vanta opere iconiche e veri propri simboli di innovazione, come il Viadotto skytrain della Sydney Metro Northwest in Australia e il Terzo Ponte sul Bosforo in Turchia.

Redazione

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