Cultura - 16 ottobre 2021, 18:00

L’Hotel Angst a Bordighera e il fantasma della signora Ghella

Angst stesso disse che poco prima del crollo vide gli specchi oscurarsi, le candele spegnersi da sole e di aver udito una risata

L’Hotel Angst a Bordighera e il fantasma della signora Ghella

Bordighera, in provincia d’Imperia è un paese della zona più mite di tutta la Liguria. L’estremo ponente ligure, infatti, è noto per avere un clima meraviglioso tutto l’anno: piacevole anche nei mesi più freddi e ventilato anche nelle estati più torride. Questa bella località turistica, quasi al confine tra Italia e Francia, è incastonata tra la celebre città di Sanremo, dove si svolge il festival della canzone italiana, e la Costa Azzurra francese.

Sulla via Romana, l’elegante strada su cui si affacciano le ville nobiliari più antiche della località, sorge l’elegante Hotel Angst, anche se in rovina. Non tutti sanno che questo luogo nasconde una delle storie più strane e inquietanti del ponente ligure.

L’hotel venne costruito nella fine del 1800 da un impresario svizzero, Adolf Angst, che voleva approfittare della vocazione turistica della cittadina delle palme, famosissima in quegli anni negli ambienti benestanti di mezza Europa. Adolf acquistò quindi un terreno su cui sorgeva però solo una vecchia casa in rovina, abitata solo da una vecchina, la signora Ghella, che si opponeva fermamente alla demolizione della sua casa per costruire l’albergo.

Tuttavia, una notte, la casa della signora Ghella fu devastata da un incendio e la sua anziana proprietaria morì tra le fiamme. Si salvò solo un grande specchio che il signor Angst conservò nel salone dell’hotel che fu inaugurato e per alcuni anni prosperò: accoglieva infatti il fior fiore della nobiltà europea, dalla Russia all’Olanda, passando dall’Inghilterra.

Ma alcuni degli ospiti cominciarono a riferire di aver udito inquietanti rumori notturni: passi e urla spaventose. Finché fu lo stesso Angst a confessare qualcosa di inquietante: Angst stesso disse che poco prima del crollo, vide gli specchi oscurarsi, le candele spegnersi da sole e di aver udito una risata. Inoltre, dopo essersi risvegliato alle prime luci del mattino, affermò di aver visto tra le macerie, la sagoma di Ghella avvicinarsi allo specchio (rimasto ancora una volta intatto) e sparirvi all’interno.

Dopo il successivo restauro dell’hotel, gli strani fenomeni non smisero di cessare e così l’imprenditore, ormai esasperato, decise di coprire l’enorme specchio con un lenzuolo. Quella notte si vocifera che i rumori diventarono più forti e molesti e che intorno alle prime luci dell’alba, si udì un urlo disumano provenire dal silenzio della hall. Angst si convinse così di ave sconfitto lo spirito di Ghella ma la sua felicità non durò molto: qualche anno dopo, l’uomo si ammalò di una sofferta e lunga malattia e nel 1924 morì. L’Hotel Angst fallì nel 1917, e venne poi usato come ospedale militare.

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Dario Rigliaco

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