Municipio Valpolcevera - 03 novembre 2021, 15:00

Indennizzi per disagi alla vista e per rumori: Comitato di Certosa poco convinto

L'incontro Comitato-Comune sulla questione indennizzi a Certosa non ha sortito grandi effetti; sarà un’assemblea popolare il 6 novembre a definire la strategia della popolazione sull’argomento Pris

Indennizzi per disagi alla vista e per rumori: Comitato di Certosa poco convinto

Comitato Certosa avanti tutta, anche sugli indennizzi. È infatti il presidente del Comitato Liberi Cittadini di Certosa, Enrico D’Agostino, a far sapere a mezzo social alla popolazione di un incontro con il Comune per discutere di indennizzi per chi avrà disagi (e saranno parecchi) per i grandi lavori per le nuove ferrovie e metropolitana.

D’Agostino fa un preambolo: “Ricorderà, chi era presente, che all’ultima nostra assemblea in ordine di tempo, avevamo iniziato a parlare degli eventuali indennizzi per chi fosse stato interferito dal progetto della Metropolitana (Pris) perché per ora Rfi su questo tema non ha previsto ancora nulla. Avevamo sollevato anche alcuni dubbi di come le zone, i caseggiati e le persone fossero stati individuati e pure i criteri con i quali erano state individuate le varie fasce. Le ricordiamo: vista, rumore, vista più rumore”.

Con relativi importi, che Enrico D’Agostino va a riepilogare e ricordare. Saranno 8 mila euro per la vista, chi cioè avrà da casa panorama in parte ostruito da cantieri e strada ferrata; 10 mila invece per chi dovrà sopportare rumore anche forte ed infine 18 mila euro per chi avrà minorazione di vista e debba patire del rumore forte.

“Durante l’assemblea - rievoca il presidente del Comitato Liberi Cittadini di Certosa - avevamo anche preannunciato che avremmo chiesto un incontro con i responsabili della Regione per capirne di più. Oggi l’incontro c’è stato”. Annuncio e, di seguito, ecco che D’Agostino informa la gente di Certosa circa i risultati dell’incontro. “Tra le risposte che chiedevamo al Comune c’erano anche quelle su criteri, attribuzioni e motivazioni delle Indennità legate al Pris (Programmi regionali di intervento strategico) relativo a grandi opere infrastrutturali. Nel nostro caso specifico si tratta della metropolitana”.

Circa i criteri dell’individuazione tecnica dei singoli casi di famiglie disagiate a causa di quanto sopra, D’Agostino spiega che, in questo caso, “è avvenuta sulla base del lavoro fatto dai progettisti, verificando i palazzi e le abitazioni che si affacciano sul tracciato della metropolitana e con rilievi tecnici, che hanno determinato le indennità vista, rumore e vista oltre al rumore. E le indennità sono state commisurate alle risorse disponibili”.

D’Agostino fornisce poi ulteriori informazioni come quella per cui il responsabile della procedura è l’Ente Attuatore, quindi il Comune, che provvederà, nel mese di novembre, ad inviare le lettere agli interessati.

“Da parte nostra - fa sapere il numero uno del Comitato di Certosa - abbiamo chiesto l’elenco delle vie e quante persone sono interessate per ogni civico per il Pris metrò”. Problema risolto? Purtroppo no, constata D’Agostino, perché “sulla base di quanto è emerso dall’incontro, le cose che non ci convincono sono diverse, dalle disponibilità economiche alle persone coinvolte”.

E allora ecco che scatta quella che si preannuncia come una nuova, dura battaglia tra istituzioni e gente di Certosa, che inizierà dalla prossima assemblea popolare aperta a tutti, pubblica e indetta per sabato 6 novembre alle 9,30 al cinema Albatros, in via Roggerone, cuore della Valpolcevera. “Per parlare dei problemi, tutti assieme, come siamo ormai abituati fare”, motiva il presidente del Comitato.

Dino Frambati

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