"Gli anni passano ma a Genova i poliziotti continuano a lavorare in condizioni logistiche a dir poco precarie, impensabili per una polizia moderna e all’avanguardia: da pochi giorni nel capoluogo ligure s'è insediato il nuovo questore e temiamo che, come per molti dei suoi predecessori, il suo entusiasmo si infrangerà anche questa volta contro l’indifferenza delle istituzioni genovesi e liguri che negli ultimi vent’anni (dal G8 in poi) si sono ben guardate di accogliere degnamente sul proprio territorio la polizia": è quanto si legge in una nota di Roberto Traverso del Siap.
"Un questore - prosegue Traverso - che arriva da una città come Bolzano non avrebbe mai potuto immaginare che in una questura operativa nell’anno 2021 possano esserci uffici con finestre rabberciate al punto di avere fogli di cartone o compensato al posto dei vetri ma questa è l’amara verità. In particolare possiamo tranquillamente sostenere che Genova rappresenta un caso nazionale, infatti, rispetto alle altre città inserite nella stessa fascia d’importanza è l’unica realtà dove le istituzioni locali (Regione Liguria e comune di Genova) non hanno mai e dico mai, riservato o concesso in comodato d’uso nemmeno un locale a titolo gratuito alla polizia".
"Per fare un esempio - spiega Traverso - concreto delle criticità, che sono state oggetto di reiterate denunce pubbliche del Siap, citiamo la paradossale condizione logistica della questura di Genova; il vecchio, fatiscente, obsoleto palazzone di via Diaz che la accoglie oltre a continuare a perdere i pezzi è in uno stato manutentivo vergognoso. Il Siap in questi giorni in qualità di Rls sta effettuando sopralluoghi in autonomia sui posti di lavoro e partecipa a quelli calendarizzati dal medico competente e la situazione che emerge è quasi incredibile considerando che si sta vivendo nel 2021 e non negli anni ‘50. La sensazione di assuefazione e rassegnazione al disagio è ormai palpabile".
"L’immobile acquistato qualche anno fa - puntualizza Traverso - da Invimit da Genova Città metropolitana a 15 milioni di euro è abbandonato a se stesso. Come abbiamo già denunciato, la facciata dell’immobile di via Diaz è pericolante in più punti infatti ed è stata già oggetto di ripetuti interventi dei vigili del fuoco. Situazione talmente grave che addirittura sono state installate delle mantovane permanenti per cercare di evitare danni fisici alle persone dovuti al rischio di distacco di marmi o calcinacci. Inoltre mancano misure adeguate di sicurezza per i poliziotti che garantiscono la difesa passiva della Questura, costretti a lavorare in garitte fatiscenti e sporche".
"Per non parlare di uffici come la squadra mobile - continua Traverso - dove mancano addirittura i vetri a finestre rattoppate con pezzi di legno compensato o cartone, oppure dove le tapparelle in legno ormai marcio e pericolante restano avvolte in modo rabberciato e sostituite da fogli di carta nel bizzarro tentativo di limitare l’imbatto del sole sulle scrivanie. Ultimamente il tetto della questura, sotto il quale opera la centrale operativa, che necessiterebbe di un urgente completa ristrutturazione, è stato rabberciato con qualche cazzuolata d’impermeabilizzante per cercare di togliere i secchi e gli ombrelli che i poliziotti devono spesso aprire in caso d'emergenza".
"Anche nella caserma Ilardi di Sturla - aggiunge Traverso - la situazione è a dir poco critica: spogliatoi completamente fuori norma, alloggi inadeguati, bagni comuni al limite dell’inagibilità, con docce e lavandini intasati. Il tutto ulteriormente aggravato da una grave mancanza di igiene e pulizie dovuta ad appalti non rispettati anche se in tempo Covid nel Dvr (Documento valutazione rischi) il datore di lavoro si impegna a garantire obbligatoriamente una costante pulizia. Sono anni che il Siap denuncia questa situazione e sono anni che subito dopo le nostre rimostranze formali assistiamo a qualche giorno di raffazzonato tentativo di metterci una pezza per ritornare a quel immobilismo che ben si addice ad una città che non si è mai interessata minimamente alle problematiche logistiche della polizia".
"La cigliegina sulla torta - ricorda Traverso - è la clamorosa gara d’appalto andata deserta il 30 settembre scorso per affidare i lavori ristrutturazione della caserma demaniale Pilo di Carignano. Nel 2019 il Mef ha stanziato sei milioni e mezzo di euro per ristrutturarla al fine di accogliere il commissariato centro di piazza Matteotti ed alcuni uffici della prefettura di Genova. Operazione strombazzata in pompa magna dall’Amministrazione sui media locali annunciando il trasloco nel 2023. Ebbene ad oggi non esiste nemmeno una ditta assegnataria perché alla gara d’appalto non si è presentato nessuno, quindi è tutto da rifare e i 6 milioni e mezzo di euro stanziati restano inutilizzati nella migliore delle ipotesi".
Il mix che emerge - conclude Traverso - tra la preoccupante situazione politico istituzionale locale e le difficoltà organizzative dell’ufficio della polizia più importante del capoluogo ligure, evidenzia un percorso difficile per il nuovo questore di Genova al quale auguriamo un buon lavoro".