Attualità - 19 dicembre 2021, 15:45

Raccolta fondi per donare un casco refrigerante all’ospedale di Rapallo

Il progetto dell’associazione ‘Le parole del cuore… Oltre lo specchio’ va avanti anche nelle festività e prosegue l’iniziativa della Pink box

Raccolta fondi per donare un casco refrigerante all’ospedale di Rapallo

Solidarietà significa anche aiutare chi sta attraversando un momento molto difficile della propria esistenza, a causa di cure molto invasive: per questo motivo e con questa finalità è nata l’associazione ‘Oltre lo specchio’, una splendida realtà sorta in Campania e precisamente a Salerno grazie all’iniziativa di Teresa Giordano, con l’obiettivo di sostenere le donne in terapia oncologica.

In Liguria, in particolar modo nel levante genovese, la filosofia di Oltre lo specchio è portata avanti con impegno, tenacia e passione da Anna Cavaliere, grazie alla sua associazione ‘Le parole del cuore… Oltre lo specchio’, che per i prossimi mesi s’è posta un obiettivo molto ambizioso: l’acquisto di un casco refrigerante (per evitare la caduta dei capelli di chi si sottopone a trattamenti chemioterapici) da destinare al day hospital oncologico dell’ospedale di Rapallo. Servono circa quarantamila euro: una cifra importante, così come importante è l’entusiasmo di Anna e di tutte le sue collaboratrici. Persone che non si spaventano davanti a nulla, che, come nel caso di Anna, hanno sconfitto il nemico più atroce e spietato, il cancro, e che ora hanno come obiettivo di vita quello di essere da supporto ad altre donne.

A Rapallo Oltre lo specchio ha già donato due cuffie ipotermiche, ora si va avanti con il progetto del casco. Natale è un momento importante per raccogliere fondi e 'Le parole del cuore… Oltre lo specchio' si può sostenere tutti i sabati e le domeniche nello stand sul lungomare di Rapallo, dove l’associazione è a stretto contatto con il magnifico gruppo ‘Aiutateci ad aiutare’ guidato dalla presidente Daniela Castagneto.

“Tutti i giorni sotto le feste - affermano Cavaliere e Castagneto - ad animare lo stand ci sarà Babbo Natale, ma faremo iniziative anche in occasione della Befana. Prevista pure una pesca di beneficenza, mentre ogni domenica ci sono le frittelle per i bambini”. Cavaliere, che insegna alla scuola primaria di Zoagli, è uscita vincitrice da un cancro al seno: “Sono entrata in contatto con Teresa Giordano e con la community di 'Oltre lo specchio' all’inizio della malattia soprattutto per chiedere consigli a proposito dei capelli, delle ciglia, degli effetti collaterali dei farmaci, dei migliori prodotti da utilizzare. Ho trovato volontarie da tutta Italia e una realtà che fa dell’ascolto e della profonda umanità le proprie bandiere. Così mi sono decisa ad aiutare in senso concreto, diventando referente per la Liguria del gruppo”.

Da ‘Oltre lo specchio’ è stato ricavato e portato in Liguria, in particolare nel levante genovese, il progetto della ‘Pink box’: “Si tratta di un salvadanaio per depositare offerte in favore dell’associazione, oppure di scatole rosa che si trovano in determinati punti, ad esempio le farmacie. Possono essere riempite con prodotti che si acquistano in quel negozio e che sono necessari per le donne che si sottopongono a cure oncologiche. Le varie Pink box vengono poi destinate alle persone che si mettono in contatto con noi”.

La community nazionale di ‘Oltre lo specchio’ è nata nel settembre dell’anno scorso: “Tutto è iniziato - racconta Giordano, la fondatrice - col supporto di alcune delle ragazze che hanno condiviso il mio percorso. Ci siamo ritrovate a scambiarci idee, pareri, a condividere le nostre angosce, le nostre paure, i nostri dubbi e le nostre speranze. Ma soprattutto ci siamo rese partecipi della voglia di vivere, di sentirci donne, di esprimere la nostra femminilità. Ci siamo capite, incoraggiate e motivate. E ci siamo dette: tutto questo dovremmo farlo per quante più donne possibile. Da lì, abbiamo pensato di creare dei canali social e di dare un nome a questa idea: ‘Oltre lo specchio’ vuole essere un chiaro messaggio della voglia di andare oltre l’immagine che viene riflessa, di scavare più in profondità per cogliere l’essenza di ciò che proviamo e di ciò che sentiamo. Vuole essere uno stimolo a ritrovare il proprio aspetto, insieme, con il supporto di chi può aiutarci concretamente nei vari ambiti”.

Alberto Bruzzone

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