- 08 gennaio 2022, 15:30

Le origini del Santo Patrono di Genova e le leggende legate alle spoglie di San Nicola e San Giovanni Battista

La leggenda narra che i genovesi stessero cercando le spoglie di San Nicola e che il ritrovamento delle reliquie di San Giovanni Battista fu casuale. Oggi una nuova leggenda potrebbe essere nata ed è molto curiosa.

Le origini del Santo Patrono di Genova e le leggende legate alle spoglie di San Nicola e San Giovanni Battista

La tradizione genovese, si sa, è antichissima, e quando si mette di mezzo la leggenda diventa estremamente curiosa. Questa storia inizia tra la fine dell’XI e l’inizio del XII secolo, periodo in cui nasce il Comune e i Genovesi partecipano trionfalmente alla prima Crociata. 

Tuttavia, la ricerca delle reliquie di San Nicola, coinvolgeva da tempo anche i baresi e i veneziani, che avevano già scavato a lungo nei luoghi sacri di Myra, in Asia minore. La necropoli di Myra (città legata al culto di San Nicola) oggi è uno dei siti archeologici più suggestivi della Turchia. 

Torniamo ai genovesi e al ritorno dalla prima crociata sotto la guida del possente Guglielmo Embriaco “testadimaglio”, quando approdarono proprio in quei luoghi dove scoprirono di essere stati anticipati sul tempo dai baresi. 

Senza esitazione scavarono comunque sotto l’Altare Maggiore e trovarono le ceneri di San Giovanni Battista, anziché quelle di San Nicola. Posizionarono quelle reliquie su tre vascelli in viaggio verso Genova e partirono, ma trovarono un mare tempestoso e in condizioni proibitive. 

Per paura di perdere le reliquie, i marinai decisero di riunirle sull’imbarcazione più sicura per portarle in salvo. Non appena vennero riunite, leggenda vuole, che il mare si placò e i genovesi poterono tornare in patria senza alcun problema. Quell’arrivo a Genova (nel 1098) fu un avvenimento memorabile per la città che lo ricorda tutt’oggi. 

La devozione al Santo cominciò a farsi sempre più forte e iniziarono a sorgere numerose cappelle pubbliche e private oltre che edicole sacre dedicate al Battista. Alla fine del Duecento si istituì la Confraternita intitolata a San Giovanni e nel 1327 la Repubblica proclamò il Santo Patrono di Genova, affiancandolo a San Giorgio e San Lorenzo, decretando una processione da tenersi ogni anno. 

Sempre secondo le leggende, nel 1391 una burrasca colpì violentemente il porto. Avrebbe potuto distruggere tutte le imbarcazioni ormeggiate, ma non appena l’arca, con le sacre ceneri, venne portata in processione fino alla riva, il mare si placò miracolosamente, ancora una volta.

Oggi, un nuovo fatto curioso ha rievocato le leggende più antiche: il 6 Gennaio 2022, durante una rappresentazione teatrale in P.za San Giovanni il Vecchio, adiacente alla Cattedrale di San Lorenzo a Genova, proprio sotto al rilievo in marmo della foto (dove il Battista battezza Gesù), un attore che impersonava San Nicola che si prendeva gioco di San Giovanni Battista, sostenendo di volergli soffiare la nomina a patrono della città, vide spezzarsi tra le mani la sua spada di scena, in tre pezzi precisi tra lo stupore dei colleghi e del pubblico incredulo. Una spada artigianale forgiata in Repubblica Ceca come tutte le altre utilizzate dalla medesima compagnia, ma l’unica che ha subito queste sorti, nelle mani dell’attore in scena, da dodici anni a questa parte. 

Che sia una coincidenza o un fatto viziato da una forza ultraterrena nessuno lo può sostenere con certezza, ma se vogliamo viaggiare con la fantasia e con il fascino del passato, alcuni potrebbero davvero aver assistito a un fatto magico e leggendario.

 

 

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Dario Rigliaco

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