Politica - 24 gennaio 2022, 16:30

I sindacati ricordano Guido Rossa: "Venne ucciso perché credeva negli ideali e nella democrazia" (FOTO e VIDEO)

Il ricordo del sacrificio di Guido Rossa rappresenta per tutto il mondo del lavoro un esempio di coraggio e di senso di responsabilità e giustizia, ideali imprescindibili che non perdono, bensì assumono valore con il trascorrere del tempo

I sindacati ricordano Guido Rossa: "Venne ucciso perché credeva negli ideali e nella democrazia" (FOTO e VIDEO)

Con la deposizione di una corona d'alloro, Cgil Cisl e Uil ricordano Guido Rossa, l’operaio dell’Italsider di Genova ucciso dalle brigate rosse il 24 gennaio del 1979. Il ricordo del sacrificio di Guido Rossa rappresenta per tutto il mondo del lavoro un esempio di coraggio e di senso di responsabilità e giustizia, ideali imprescindibili che non perdono, bensì assumono valore con il trascorrere del tempo.



Alla cerimonia, che si è tenuta davanti al monumento dedicato a Guido Rossa in largo XII Ottobre, erano presenti i rappresentanti dei sindacati confederali, Cgil, Cisl e Uil, l'assessore alla sicurezza del Comune di Genova Giorgio Viale e numerosi esponenti politici, tra cui i consiglieri comunali Cristina Lodi, Alessandro Terrile e Gianni Crivello, il consigliere regionale Luca Garibaldi e il segretario del Pd di Genova Simone D'Angelo.


L'omicidio di Guido Rossa segnò uno spartiacque di quel periodo. Era la prima volta che le Br uccidevano un sindacalista di sinistra, e questo costò al nucleo terroristico la difficoltà a infiltrarsi negli ambienti proletari delle fabbriche. Al suo funerale parteciparono 250mila persone, compreso l'allora presidente della Repubblica Sandro Pertini che chiese e ottenne di incontrare i camalli, al cui interno si riteneva ci fossero simpatizzanti delle Brigate Rosse.



La giornata in sua memoria è iniziata questa mattina davanti al cippo nei giardini in via Fracchia, dove è stata deposta una corona con interventi di Italo Porcile dell’Anpi Oregina, dell’assessore del Municipio Centro Est Federica Cavalleri, del presidente provinciale Anpi Genova Massimo Bisca e del sindaco di Genova Marco Bucci. Alla cerimonia commemorativa, organizzata dal Comune di Genova in collaborazione con Anpi Oregina e Municipio I Centro Est, anche una rappresentanza di studenti della scuola secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo Statale Oregina “Gastaldi”. 

La mattinata è proseguita è proseguita alle 10.30 nello stabilimento Acciaierie d’Italia di Cornigliano con l’intervento del sindaco Bucci e di Armando Palombo della Fiom Cgil Genova. 

Alle 12.30 alla Camera del Lavoro in via San Giovanni D’Acri, l’appuntamento a cura delle Rappresentanze Sindacali Unitarie, con interventi del presidente Municipio Medio Ponente Mario Bianchi, di Elena Bruzzese della segreteria della Camera del Lavoro di Genova, di Luca Borzani direttore “La Città”. Per il Comune di Genova è presente l’assessore allo Sviluppo economico Stefano Garassino.



A ricordare Guido Rossa anche il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti: "Di Guido Rossa ricorderemo il coraggio di denunciare, di non arrendersi per costruire un futuro migliore. Il suo spirito è da sempre lo spirito della nostra città, che ha nel suo Dna la voglia di guardare avanti. Oggi non sarò presente alla sua commemorazione per la votazione a Roma del nostro Presidente della Repubblica, ma il primo pensiero della giornata va a lui. Dal suo sacrificio è passata quell’unità nazionale che ci ha permesso di combattere il terrorismo. Un esempio di cui oggi più che mai abbiamo bisogno".

Anche il Partito Democratico di Genova e della Liguria ha ricordato il sindacalista ucciso dalle Br: 

"43 anni fa le Brigate Rosse uccidevano Guido Rossa, operaio, delegato sindacale, militante del PCI. Ricordiamo il suo rigore e il coraggio di opporsi al terrorismo, il suo impegno dentro lo stabilimento di Cornigliano, con i suoi colleghi di lavoro e di sindacato: ha lottato perché le forze estremiste e violente non entrassero nelle fabbriche. Scelse di difendere con la vita la democrazia, la Repubblica e la Costituzione. È anche grazie a lui, al suo coraggio, che il nostro Paese è riuscito a uscire da una delle peggiori pagine della sua storia”.

Anche l'assessore regionale alla formazione Ilaria Cavo ha ricordato Rossa:

"In una giornata come quella di oggi è importante parlare soprattutto alle scuole, ai ragazzi: questo momento, questo ricordo è attualità, quello che oggi noi ricordiamo dopo 43 anni non è qualcosa che appartiene solo ai libri di storia, ma deve essere ricordato nella sua drammaticità, ma anche nei suoi valori.
Lo ricordiamo nella sua fabbrica, il luogo delle sue fatiche e della sua condanna. Tre anni fa il presidente della Repubblica, ricordandoci che ‘seppe battersi per tutti senza voler diventare un eroe’, ha sottolineato il ruolo centrale che proprio l’industria ha avuto nella difesa della democrazia laddove l’eversione pretendeva di costruire un consenso di massa ignorando il carattere profondamente democratico dei lavoratori. In questo luogo, le acciaierie, Guido Rossa ha scelto lo Stato: ha firmato la denuncia contro l'operaio e collega Berardi consapevole dei rischi, ma determinato nella sua scelta. Il suo assassinio ha comportato un deciso cambio di atteggiamento della classe operaia nei confronti del terrorismo, ha creato una particolare coesione tra forze e politiche e sociali che hanno saputo trovare unità nei momenti cruciali. Noi oggi ricordiamo Guido Rossa, uomo di partito, operaio, sindacalista, ma ricordiamo anche le sue passioni private. La mostra ‘Guido’ in corso fino al 20 febbraio al Palazzo Ducale, ci racconta un uomo moderno, il fotografo che ha colto nei suoi scatti, non solo la sua passione, ma anche la capacità di denuncia, di racconto, di lotta contro l'indifferenza. Emerge un uomo che amava la montagna e le cordate. E proprio quest’ultima immagine è stata riproposta oggi ai ragazzi perché imparino dalla sua storia quanto sia importante e necessario rimanere in cordata e quanto nessuno debba essere lasciato solo
”.

Francesco Li Noce


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