Politica - 24 gennaio 2022, 18:02

Tanti dubbi e tante domande senza risposta su treni e cantieri e a Certosa è angoscia e confusione

Secondo i Comitati gli incontri tecnici che si ripetono partoriscono più parole che fatti e non soluzioni. La situazione è sempre più nebulosa e incerta. La gente del posto afferma di vivere sotto stress e quindi con inadeguata qualità di vita

Tanti dubbi e tante domande senza risposta su treni e cantieri e a Certosa è angoscia e confusione

“Insieme al Municipio, ci siamo incontrati con due rappresentanti della Direzione Infrastrutture della Regione, per sottoporre i problemi riscontrati negli incontri fatti nei mesi scorsi con i cittadini proprio sul tema delle infrastrutture che sconvolgeranno la vita dell’intero quartiere. Il territorio verrà per lunghi anni, colpito da una serie di cantieri per opere di interesse pubblico, a partire da Metropolitana e Pris. Si pensa a compensazione sociale per i residenti vicini alle opere, ma non interessati dall’esproprio”.

Racconta tutto ciò Enrico D’Agostino, presidente del Comitato Liberi Cittadini di Certosa, che torna a invocare la convocazione di “una o più assemblea pubblica da parte delle amministrazioni locali per spiegare esattamente criteri e problematiche su indennità, vista e rumore ed aventi titolo alla erogazione”.
Attraverso i social e con mail ai residenti informa coma sia stato “nuovamente chiarito che il Pris in questa fase interesserà esclusivamente le abitazioni lato monte, che si affacciano sulla costruenda Metro. Gli uffici della Regione con quelli del Comune e la ditta, stanno individuando i proprietari attraverso i dati catastali degli edifici e appartamenti”.

“Nonostante le nostre pressioni - insiste il presidente del Comitato Liberi Cittadini di Certosa - allo stato attuale, per i residenti di via Ariosto 4 non è previsto alcun esproprio, mentre per le indennità verranno esaminate tutte le posizioni. Abbiamo fatto notare che in via Aulo Persio, pur affacciandosi sulla Metro, non abbiamo rilevato nessun condomino inserito negli elenchi per le indennità, ricevendo la risposta che ne erano a conoscenza. Analogamente, in via San Bartolomeo della Certosa, civico 5 e il 2, non avevamo associato nessun inquilino, ma in questo caso la risposta è stata più esplicita, nell’affermare che sono stati inseriti e ci faranno sapere le indennità”.
Altre perplessità riguardano gli indennizzi rumore, i lavori invasivi in via Castelluccio, dove la strada sarà ristretta, costruito un muro e le trivelle del cantiere produrranno vibrazioni nocive agli stabili.

“Siamo in attesa di verificare con il Comune e la ditta - insiste D’Agostino - se il progetto di prolungamento della Metro verso Rivarolo, porterà modifiche sostanziali per evitare che praticamente vengano murati in casa i residenti del piano terra, ma anche con problemi per gli altri condomini. Siamo impegnati a non consentire una tale situazione, che tra l’altro a partire dal periodo di cantiere, porterà a grandi difficoltà veicolari anche per i residenti a monte. Abbiamo anche chiesto se la Scuola Ariosto, come ricettore sensibile ha titolo ad essere inserita nelle indennità”.

Ulteriore capitolo sono gli indennizzi economici per le attività economiche che saranno sicuramente danneggiati nel loro lavoro. “Abbiamo chiesto - ribadisce D’Agostino - venga fatta una verifica approfondita, perché non possiamo accettare il rischio che non vengano riconosciute le legittime aspettative per mancanza di risorse, in un periodo in cui a livello comunale, si parla di ingenti finanziamenti a disposizione della città, quali Decreto Genova, Pnrr, finanziamento del Parco Sotto il Ponte e altro, tenendo anche conto che le quantità previste per le indennità sono veramente esigue e dobbiamo cercare di aumentarle”.

Dino Frambati


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