Attualità - 25 gennaio 2022, 17:24

Le università di Genova e Pavia insieme nel primo progetto pilota per la collaborazione dei sistemi bibliotecari

E' stato siglato questa mattina l'accordo tra le due università per la condivisione dei sistemi bibliotecari degli atenei

Le università di Genova e Pavia insieme nel primo progetto pilota per la collaborazione dei sistemi bibliotecari

E’ stato siglato questa mattina l’accordo che da avvio al progetto pilota tra l’Università di Genova e l’Università di Pavia per la collaborazione tra i sistemi bibliotecari tra i due atenei.

L’accordo, unico in Italia, è una novità in ambito universitario e punta a incentivare e a potenziare notevolmente il supporto alle attività di didattica, di ricerca e di studio.

Studenti, docenti e ricercatori potranno frequentare le biblioteche di entrambi gli Atenei utilizzandone i servizi, anche online, e il vastissimo patrimonio librario. 

A illustrare l’accordo, successivamente firmato, è stato illustrato dai rettori delle due università: per Genova Federico Delfino e per Pavia Francesco Svelto.

La collaborazione tra i due Sistemi Bibliotecari amplia notevolmente le potenzialità di studio, ricerca e didattica offerte dalla condivisione del catalogo integrato di due istituzioni universitarie storiche e molto radicate nel territorio italiano.

Nell’ambito umanistico saranno a disposizione oltre 2 milioni di monografie, oltre 50mila periodici in rete, circa 500 banche dati mentre si potrà accedere a 4mila posti di lettura e studio. 

La libera circolazione degli studenti e degli utenti all’interno delle rispettive biblioteche contribuirà inoltre a perseguire gli obiettivi di sostenibilità ambientale previsti dalla Agenda 2030. 

Grazie all’accordo si apre anche la possibilità di partecipare a iniziative interuniversitarie, organizzare convegni, eventi e incontri a livello nazionale, oltre a rinsaldare il legame sul territorio tra le due istituzioni.

Il Rettore dell’Università di Genova Federico Delfino spiega: “Si tratta di un ottimo esempio di collaborazione tra Atenei. Nel perseguimento del fine comune di formare, insegnare, fare ricerca le università di Genova e Pavia, accomunate da una tradizione antica, fanno sistema nel luogo principe della trasmissione del sapere e della cultura: la biblioteca. Mi auguro che il progetto pilota, avviato per l'area umanistica, possa poi ampliarsi. La tecnologia ci ha abituati ad avere tutto a portata di click e l'attuale crisi pandemica ci ha costretti a reinventarci un nuovo modo di studiare e di lavorare, riducendo al minimo gli spostamenti. Poter contare su una collaborazione codificata che non solo consenta tutto questo ma che va a ricomprendere anche gli aspetti tradizionali dello scambio bibliotecario significa offrire un importante strumento di studio e ricerca per professori e studenti. Nonché a ripensarci come un'unica grande rete accademica, costituita da tante singolarità che, nel fare rete, condividono il loro know-how per crescere insieme e far crescere le proprie comunità di docenti e discenti”.

“Sono particolarmente lieto per questo accordo di collaborazione tra due Atenei di qualità e geograficamente vicini – dichiara il Rettore dell’Università di Pavia Francesco Svelto –. Un esempio, credo il primo in assoluto, in cui due università rendono accessibili importanti luoghi di cultura e ricerca a tutti gli studenti e a tutto il personale dell’altro ateneo. Una sinergia tanto naturale quanto inedita per mettere in comune un enorme patrimonio costruito nel tempo e per avviarsi verso una comunità accademica allargata e senza barriere. L’Università di Pavia sarà lieta di mettere a disposizione dei docenti e degli studenti dell’Università di Genova anche la grande biblioteca di area giuridico-politico-sociale che stiamo realizzando in pieno centro, nell'edificio un tempo occupato dall’Istituito Neurologico Mondino. Questa è la prima di ulteriori possibili collaborazioni con l'Università di Genova con cui stiamo lavorando con entusiasmo”.

La prorettrice vicaria dell’Università di Genova Nicoletta Dacrema, Prorettrice vicariai dell’Università di Genova e Presidente del Sistema Bibliotecario di Ateneo aggiunge: “Sono molto orgogliosa del traguardo raggiunto. Le biblioteche sono un saldo e imprescindibile punto di riferimento per studenti e docenti. Questo accordo tra UniGe e UniPv non solo valorizza le opportunità offerte dalle tecnologie digitali, fondamentali oggi per il successo e per la crescita delle biblioteche ma, in più, ha il grande merito di preservare il contatto umano: di creare una comunità di utenti dei due sistemi bibliotecari che potranno visitare le biblioteche, prenotare un posto, ricevere i più efficaci servizi di consulenza. In questo modo, l'esperienza della Biblioteca si amplia nelle sue due anime: quella fisica e quella virtuale, a vantaggio del lavoro di studio e di ricerca che è la garanzia per una società aperta, preparata e consapevole”.

“L'accordo, che oggi viene firmato dai Rettori delle due Università coinvolte – aggiunge Cesare Zizza, delegato alle Biblioteche e Archivi dell’Università di Pavia – rientra a pieno titolo tra le buone prassi a cui ispirarsi per contribuire a costruire ponti tra le Istituzioni che producono sapere, che custodiscono patrimoni culturali e che hanno, tra le loro prerogative, il dovere (morale) di promuovere e facilitare tanto i rapporti (e gli scambi) tra studenti e ricercatori, quanto l'accesso ai servizi offerti, ai laboratori di ricerca e, nella fattispecie, agli archivi e alle biblioteche. Da queste ultime sono partite le Università di Pavia e di Genova: si vara, oggi, un progetto pilota che prevede la condivisione di spazi, patrimoni e servizi erogati e coordinati dai rispettivi Sistemi Bibliotecari di Ateneo. Si spera che altre Università, con i propri Sistemi Bibliotecari, si uniscano a Pavia e a Genova, finendo, così, per costituire una rete tanto più ampia da garantire una altrettanto ampia e importante circolazione libera degli studenti e degli utenti. Diventa oggi operativo a tutti gli effetti un corridoio culturale tra Pavia e Genova; una rete che stimolerà ancora di più la progettualità dei due Sistemi Bibliotecari, grazie all’impegno e alla collaborazione di tutto il personale amministrativo che ha permesso la realizzazione di questo progetto”.

Redazione

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