Gli ultimi due anni sono stati segnati da grandi sacrifici e da governi nazionali che hanno elargito solo briciole. Il caso di Gailli e quello di Gaggero prima, ma non solo, sono l’esempio dei risultati di una gestione scellerata della pandemia, fatta di regole contrastanti, talvolta assurde come nel caso di palestre e piscine, costrette a spendere per scanner, sanificazioni e software salvo poi essere comunque chiuse.
Nel caso di negozi come lo storico Gailli, c’era già da affrontare la concorrenza “sleale” dettata dalla estensione a macchia d’olio di catene di supermercati che inevitabilmente possono permettersi prezzi più bassi e dalla vendita online. Si fa presto a dire che nelle botteghe si deve puntare sulla qualità, che i prodotti sono più sani, genuini, validi… la realtà è che se già la cultura del risparmio imperava, dopo questi anni difficili le persone stanno ancora più attente a quanto spendano, ottimizzando la spesa e confrontando ogni prezzo…
Senza contare i costi di mantenimento, le spese d’affitto, di gestione e di personale – per chi lo abbia. Il caro energia si ripercuote anche sui generi alimentari con una previsione di un aumento di oltre 1000 € per famiglia. Un Governo di incapaci altro che “dei migliori”! Non vedo alcuna differenza con il precedente in capo a Conte.
Lo ha dichiarato in una nota Giuseppe Murolo, coordinatore regionale Cultura ed Innovazione di Fratelli d’Italia