Salgono a 11 i casi positivi alla peste suina dall’inizio del monitoraggio in Liguria, con ulteriori 4 casi in più nelle ultime ventiquattr'ore con ritrovamenti a Rossiglione, Mignanego, Isola del Cantone e Genova, presso il raccordo autostradale di Genova Est.
A fare il punto della situazione è il vice presidente della Regione Liguria, Alessandro Piana, definendo i dati stabili: "Inizia a delinearsi più chiaramente la zona rossa, che potremo definire nei prossimi giorni, continuando geolocalizzazioni e analisi a tappeto". A ciò sta lavorando, con la definizione della catena epidemiologica per capire le zone di espansione del virus, l’istituto Zooprofilattico il cui direttore Angelo Ferrari verrà nominato con decreto ministeriale commissario per affrontare l’emergenza.
"Il tracciamento servirà anche per la gestione dei ristori stanziati dal Governo che ammontano a circa 50 milioni di euro - spiega invece il presidente Giovanni Toti - Ristori che andranno sia alle imprese costrette ad abbattere la popolazione di suini sia alle aziende legate al mondo dell’outdoor e alla fruizione dei boschi. Abbiamo bisogno di arginare un fenomeno che se si diffondesse ai grandi allevamenti di suini del Nord Italia - ricorda il Governatore - rischierebbe di mettere a rischio un punto o due del Pil italiano, circa sei miliardi di euro solo per l’esportazione della carne suina dal nostro Paese".
"Abbiamo già preso provvedimenti per arginare il problema sia con un’ordinanza firmata dai Ministri Speranza e Patuanelli sia con un’ordinanza di Regione Liguria – ha aggiunto il presidente Toti - per cercare di aiutare i liguri colpiti dal problema a vivere un momento complesso. Abbiamo isolato le zone boschive e alcuni comuni dove sono stati ritrovati i cinghiali affetti da peste suina e stiamo continuando a monitorare l’evolversi della situazione".
Intanto l'invito del vice presidente e assessore è ancora quello "alla massima prudenza e a seguire le ordinanze ministeriali e regionali, come stanno ribadendo anche le associazioni di categoria in questi giorni", plaudendo e ringraziando la "grande disponibilità dei cacciatori e delle guardie volontarie delle associazioni venatorie che si sono resi attivi fin dalle prime ore dell’emergenza".
"Nel pomeriggio incontrerò tanti rappresentanti dell’outdoor che ci hanno contattato per accrescere le fila dei volontari e mettersi a completa disposizione dimostrando, ancora una volta, lo spirito dei liguri capaci di fare sistema nelle emergenze" conclude Piana.