Il tema dei nuovi alberi a Pegli, molto caldo nelle ultime settimane anche grazie al lavoro da parte del Comitato Pegli Bene Comune e del Comitato Una Piazza Per Pegli, arriva ufficialmente in Consiglio Comunale.
Martedì, in Sala Rossa a Palazzo Tursi, verrà discussa e successivamente messa in votazione la mozione numero 127/2021 che è stata presentata in maniera congiunta dal consigliere comunale di Italia Viva, Mauro Avvenente, e dai consiglieri della Lega, Lorella Fontana e Davide Rossi, avente come oggetto ‘Ripiantumazione essenze arboree aree verdi e viali Pegli’.
Nel testo della mozione, i proponenti impegnano il sindaco di Genova, Marco Bucci, e la Giunta Comunale a “voler prendere in considerazione la possibilità di portare a compimento le opere di sostituzione delle piante morte e abbattute attraverso la rimozione della ceppaia e la messa in opera di nuove piantumazioni che dovranno rispettare le linee guida della Soprintendenza ai Beni Paesaggistici, che stabilisce per il territorio pegliese la tipicità delle piante di arancio amaro”.
Secondo la mozione, “tali sostituzioni dovranno riguardare via Amerigo Vespucci e viale Giorgio Modugno, mentre i Giardini Fabrizio De Andrè dovranno essere ripiantumati con essenze arboree analoghe a quelle utilizzate per i Giardini Peragallo”.
È un documento molto preciso e dettagliato, pensato anche per andare incontro alle numerose richieste da parte della cittadinanza, che si è vista privata di numerosissime palme, negli ultimi tempi, a causa del terribile parassita conosciuto come punteruolo rosso.
La mozione ricorda proprio che “a seguito della diffusione di parassiti, tra cui il famigerato punteruolo rosso, che hanno falcidiato le alberature del territorio pegliese, facendo morire numerose piante, Aster ha proceduto al graduale abbattimento delle stesse. L’abbattimento selettivo delle piante ha corrisposto a un’esigenza di messa in sicurezza delle aree pubbliche e dei viali, quindi molti cittadini hanno avviato iniziative, quali raccolte di firme, per sensibilizzare l’amministrazione pubblica a provvedere, con la necessaria gradualità, all’eliminazione delle ceppaie rimaste in opera e alla sostituzione con essenze arboree tipiche locali”.
Secondo Mauro Avvenente, Lorella Fontana e Davide Rossi, “Aster sta provvedendo, nei Giardini Peragallo e in piazza Ponchielli, alla sostituzione delle piante di palma della tipologia ‘Phoenix Canariensis’, oggetto dell’appetito famelico del punteruolo rosso, con altre del tipo ‘Washingtonia’ e ‘Dactilifera’, tipologie resistenti al succitato parassita”.
Viene fatto notare come “la moria delle piante ha colpito in particolare i seguenti ulteriori siti pubblici: Giardini Fabrizio De Andrè in via De Nicolay, via Amerigo Vespucci e viale Giorgio Modugno, e le maestranze di Aster con i relativi macchinari per la rimozione delle ceppaie sono ancora presenti nella delegazione”. Per questo vengono richiesti interventi rapidi.
A tutti questi quesiti l’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Pietro Piciocchi, ha in parte già risposto. Secondo il rappresentante della Giunta Bucci, “i reimpianti di ‘Phoenix Dactylifera’ ai Giardini Peragallo e in piazza Ponchielli sono sperimentali, in quanto l’infestazione di punteruolo è ancora molto attiva e le specie introdotte, seppur resistenti, non sono esenti dagli attacchi del parassita: si sono infatti verificati due casi alla Foce e due a Nervi. Per questo, dopo almeno un anno di osservazione, necessario per valutare la risposta dei nuovi impianti, Aster ritiene che si potrebbero effettuare i prossimi reimpianti di palme nel corso dell’estate del 2023, e questi potrebbero includere anche i Giardini di via De Nicolay”.
Quanto a viale Modugno e a via Vespucci, “qui - afferma Piciocchi - a breve partirà la progettazione per definire i reimpianti dei viali, che necessitano un ripensamento delle specie per una migliore gestione e anche in considerazione della complessità dei siti di impianto a causa del vincolo che grava sull’area: si sta valutando se sia opportuno mantenere i filari su ambo i lati della strada o in modo differente, tenuto conto che la maggior causa del deperimento e morte degli aranci è stata causata dai continui danneggiamenti delle auto in sosta o in manovra e del passaggio dei mezzi di Amiu e Amt che continuano a menomare le chiome”.
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