“La linea 3.1 'Produzione in aree industriali dismesse' previsto nell’ambito della Missione 2 'Rivoluzione verde e transizione ecologica' del PNRR è un’occasione unica per un salto di qualità nel segno dello sviluppo economico green, di nuovi posti di lavoro e dell’attenzione all’ambiente. Con il bando, verranno selezionati 10 progetti presentati dalle amministrazioni, con cui realizzare fino a 50MW di elettrolizzatori: le future valli dell’idrogeno italiane. Emilia-Romagna, Veneto e Basilicata – governate da giunte sia di centrosinistra sia di centrodestra – sono già entrate a pieno titolo nella partita della produzione di idrogeno verde, con una seria progettazione di poli di generazione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno verde, in grado di creare un circolo virtuoso per l’economia e le piccole medie imprese del territorio, incidendo su sviluppo e attrattività economica.
La Giunta Toti e l’Assessore Benveduti sembrano invece non voler salire su questo treno. Ad oggi hanno manifestato interesse all’avviso pubblico emanato dal Ministero della Transizione Ecologica, ma senza dare seguito con individuazione delle aree o atti concreti.
La nostra Regione, in particolare nel genovese e nel savonese, con diverse aree industriali dismesse collocate vicino a poli produttivi importanti e particolarmente energivori, come quelli portuali e della logistica e con un vivace ecosistema della ricerca e dell’innovazione a sostegno, sembra essere perfetta per cogliere questa opportunità di riqualificazione.
Mi auguro non si perda questa occasione, ma soprattutto che ci sia chiarezza di intenti da parte dell’Assessore Benveduti. Se Regione Liguria intende restare fuori dalla partita delle valli dell’idrogeno va discusso e detto senza mezzi termini”, così il consigliere regionale del partito democratico Roberto Arboscello dopo la discussione in aula della sua interrogazione sul tema.






