Mancano poche settimane alla conclusione delle attività del Consiglio Comunale viste le prossime elezioni amministrative. In più circostanze i gruppi consiliari di minoranza, in questi anni, hanno richiesto di poter lavorare attraverso lo strumento indispensabile delle Commissioni Consiliari, per discutere, approfondire e proporre temi utili ed importanti per il futuro della nostra città per superare criticità presenti sui nostri territori. Ricordiamo che le stesse commissioni, in presenza o da remoto, possono essere il luogo dove incontrare i cittadini, le organizzazioni sindacali, le amministrazioni, i nostri municipi, le aziende, i dirigenti, i comitati, le associazioni e quando necessario, effettuare sopralluoghi.
La risposta, da parte della giunta di Bucci e della maggioranza di centro destra “del fare“, dinnanzi alle legittime richieste di chi è stato eletto, per lavorare nell’interesse della collettività, è stata sempre comunque inadeguata, caratterizzata spesso dal silenzio o dal rinvio. Le riunioni delle commissioni in una settimana potrebbero essere convocate sette volte. Da gennaio ad oggi le riunioni sono state soltanto 13. Per meglio comprendere l’arroganza di chi ritiene che confrontarsi e discutere sia una perdita di tempo è sufficiente leggere i numeri: dal 2017 ad oggi, in totale il numero delle commissioni richieste è stato di 875, quelle convocate 335 il 38%. I gruppi di maggioranza ne hanno chieste 205 e ne sono state convocate 90 il 43%. I gruppi di minoranza ne hanno chieste 670 e ne sono state convocate 245 il 36%.
I numeri dimostrano “oggettivamente” che l’attuale amministrazione di centro destra, non vuole confrontarsi e ascoltare, ignorando volutamente i doveri di chi governa, calpestando i diritti istituzionali dei consiglieri di minoranza, anch’essi eletti democraticamente dai cittadini, svuotando il ruolo e la funzione del Consiglio Comunale di Genova.






