Al Direttore - 17 febbraio 2022, 15:43

Incontro a La Claque con Dello Strologo, la lettera di una cittadina di Sampierdarena, delusa dal centrosinistra

"Ma mi domando e dico: glielo avevano detto che si trattava di un incontro pubblico, o credevano di trovarsi in uno dei loro insignificanti 'salottini'"

Incontro a La Claque con Dello Strologo, la lettera di una cittadina di Sampierdarena, delusa dal centrosinistra

"Gentile direttore,


sono una cittadina genovese che vive, orgogliosamente, a San Pier d’Arena e che ha sempre votato centro sinistra". A scrivere è Ester Benigno, abitante di Sampierdarena, che ieri ha partecipato all'incontro organizzato da 'Genova che Osa' con il candidato sindaco del centrosinistra Ariel Dello Strologo. 

"Ieri ho partecipato all’incontro organizzato da 'Genova che osa' con il candidato di centro sinistra Ariel Dello Strologo che era accompagnato da altri rappresentanti del centrosinistra. Trovo che questi incontri siano importanti perché, al di là delle dichiarazioni scritte (che spesso non si sa chi le redige), sono occasioni grazie alle quali è possibile percepire davvero il carattere, la mentalità e la formazioni dei politici.


A volte mi piace scrivere, e stamattina ho tirato giù la mia impressione di suddetto incontro sotto forma di tema che sento la spinta a voler condividere il più possibile. La rimetto quindi alla sua attenzione se vorrà pubblicarla.


Tema: ieri ho assistito ad un incontro con il candidato e i leader della coalizione di centro sinistra alle prossime elezioni comunali di Genova.


Svolgimento: è quell’atteggiamento di benevola superiorità esibita dal più alto in grado verso l'inferiore, da chi vive a Nervi 'perché fortunato' (come se le case venissero assegnate tramite lotteria) nei confronti di quelli che vivono 'altrove'; è quel tono di paternalistica vicinanza a chi vive in periferia (che non è mai definito concittadino): è quello che proprio mi fa imbestialire.


E che compiacimento nel dedicare un pensiero ai meno fortunati da parte della borghesuccia genovese! Borghesuccia che è il massimo che la città abbia mai espresso dal momento che di nobiltà (di titolo e di fatto) a Genova ce n’è sempre stata ben poca.


'E ai concessionari in porto bisogna ricordare che non sono i proprietari dei pontili', mmm…giusto…questo potrei dirlo anche io, ma da voi mi aspetto mi diciate con quali misure e azioni intendete farglielo capire. E cosa direte ai balneari? Le varie amministrazioni che si sono succedute non sono manco riuscite a mettere a gara quelle….


'Ma i numeri parlano chiaro eh, e noi siamo preoccupati: i giovani lasciano Genova perché non c’è lavoro, perché invivibile e non hanno occasioni'. Ma io mi domando: ma ‘sti giovani di buone speranze, sti cervelli in fuga, partono solo da Nervi e Carignano? O forse sono proprio quelli a rimanere e continuiamo a ritrovarceli sul groppone senza mai un vero rinnovamento dei decisori? Senza mai una rappresentanza dei meritevoli - laureati e non - di periferia (sì, anche in periferia ci sono persone di valore), quelli che amo definire 'api operaie', quelli pieni solo di talento ma dal portafogli vuoto grazie ai miseri stipendi che ricevono dai nostri imprenditori e che per di più (neologismo in grafia univerbata che meglio rende l’idea della nostra lotteria), hanno perso il giro fortunato dell’assegnazione case a Nervi.


Si potrebbe pensare alla costruzione di un muro che ci delimiti, noialtri. Magari si potrebbe pensare di rimettere su la collina sbancata di San Benigno....Poi però dovreste risposare i vostri uffici del Matitone, e anche l’aeroporto (per quanto ve ne interessi lo sviluppo), perché di qui non si passa più – per questioni di sicurezza ovviamente.


A questo punto, anche tutti i progetti di sviluppo imprenditoriale bloccati per 40 anni in porto (e non solo) per 'i soliti motivi ambientali' si potrebbero limitare a questa zona così che gli abitanti di Carignano non debbano subire più il ben noto problema delle polveri che attanaglia quella zona (?! Hai detto Carignano o Cornigliano???). Eh, si sa….i limiti ambientali sono brutta cosa per industrializzazione e progresso. Ma guai ad impedire ai loro giovani discendenti di prendere parte alle baracconate dei Friday for future! Quelle van di moda e il borghese che si rispetti è formalmente (sin. apparentemente) SOSTENIBILE.


IO VERAMENTE NON LI SOSTENGO PIÙ, eppure, i novelli - mai scomparsi - Giovanni Vivaldi ripongono fiducia in codesti, sedicenti, leader di centro sinistra….


Ma mi domando e dico: glielo avevano detto che si trattava di un incontro pubblico, o credevano di trovarsi in uno dei loro insignificanti 'salottini' (che in quelli romani ai periferici genovesi gli farebbero fare al massimo lo zerbino fuori dalla porta)? O sono le più elementari basi di comunicazione politica a mancargli?


Mah…"

Redazione

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